31. Il nostro incontro

1.1K 63 10
                                    

Prima che arrivasse il treno il beep del mio cellulare mi avvisò dell'arrivo di un messaggio.

Da Paolo:

"Siete già in viaggio? Tu come stai?"

Stavo per rispondergli quando incrociai lo sguardo di Carmela che accennò un sorriso. Mi sentii gelare come se quello sguardo avesse scoperto chissà quale segreto in me custodito. La verità è che mi sentivo fuori luogo, l'unico mio pensiero era Paolo, l'unico pensiero che avrei dovuto scacciare dalla mia mente. Paolo mi mandava in confusione, io però avevo la testa sulle spalle. Dal momento che Paolo era fidanzato avevo deciso di restare al mio posto, avrei chiuso i miei sogni, le speranze e le aspettative varie in un cassetto imprecisato del mio mondo perfetto.

Nei suoi messaggi Paolo sembrava molto carino, pareva ci tenesse davvero tanto a tenermi compagnia durante il viaggio. Lui sapeva che non ero dell'umore giusto, sapeva tante cose di me e dei miei pensieri contorti ma non sapeva l'unica cosa che avrebbe potuto salvarmi. 

Salita in treno trovai un posto accanto al finestrino lontano il più possibile da Carmela e dai suoi sguardi. Con gli occhiali da sole a coprirmi il viso e le cuffie ad isolarmi dal mondo mi abbandonai a quel viaggio.

Da quel momento in poi Paolo chiamò solo Stefano ma continuò a mandare a me dei messaggi sporadici ai quali evitai di rispondere. Me ne stavo per conto mio, cercavo di parlare il meno possibile e facevo di tutto per non ascoltare le ondate di entusiasmo che di tanto in tanto si propagavano.

Il mio quadro catastrofico si arricchiva di un nuovo tassello, oltre a Stefano, Eli, Luca e Marta ora vedevo anche Paolo e Carmela, felici e insieme come non mai. Per me era come un incubo che mi tormentava, un'idea fissa che non riuscivo a togliermi dalla mente. Vedevo in continuazione le loro facce, i loro sorrisi e quello che mi faceva più male era sentirmi tagliata fuori. Io in questo gioco delle coppie proprio non rientravo e la paura di restare sola diventava sempre più forte. Intorno a me tutti ridevano ed erano talmente felici da rendermi nervosa, nemmeno le cuffie riuscivano ad isolarmi quanto avrei voluto.

Dopo innumerevoli attimi di riflessione pensai che fosse inutile starmene in disparte cercando di isolarmi, ormai avevo deciso di partire con loro e con loro dovevo condividere quei momenti. Se avevo deciso di farmi del male dovevo farmi male del tutto.

Mi liberai delle cuffie e cercai di entrare nei loro discorsi, nelle loro risate, mi fu difficile ma ci provai comunque. Non ero a mio agio ma nessuno lo notò, sembravo serena e cercavo di non far trasparire i miei pensieri. 

Passai il resto del viaggio a chiacchierare e a sorridere, forse ero partita troppo prevenuta e non mi rendevo conto che stavo perdendo l'occasione di godermi un bel viaggio.

L'ultima chiamata di Paolo però colse tutti di sorpresa e rischiò di rovinare quel clima sereno. Dopo alcuni minuti di conversazione Stefano mi cercò con lo sguardo e dopo alcuni tentennamenti mi passò il cellulare. Lo guardai con stupore ma risposi alla chiamata guardandomi intorno imbarazzata. Paolo sembrava felice, quasi entusiasta, parlava, parlava e parlava. Carmela, che all'inizio mi guardava con sospetto, aveva cominciato a farmi strani segnali coi quali voleva intimarmi di non raccontare a Paolo della sua presenza.

Paolo intanto continuava coi suoi lunghi discorsi, mi diceva che stava per andare al campo dove avrebbero disputato la partita, contava poi di arrivare in stazione prima del nostro arrivo e di aspettarci lì. Diceva di avere tanti progetti per "noi" ma non aveva abbastanza tempo per raccontarmeli. Un sorriso spontaneo sorse sul mio viso, nonostante l'assurdità delle sue parole, quello era l'effetto che ormai Paolo aveva su di me. Mio malgrado.

Quando riagganciai Carmela mi riempì di domande, voleva conoscere ogni minimo dettaglio, mi chiedeva le parole esatte utilizzate da Paolo, ma, per fortuna, non mi domandò mai perché Paolo avesse scelto di parlare proprio con me.

Prenditi cura di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora