ATTENZIONE In questo capitolo saranno presenti alcune scene forti. Spero che nessuno di voi si possa sentire offeso :)
BUONA LETTURA :)
Oddio. Sono melodrammatica, lo ammetto. Ma mi sento svenire. Voglio veramente con tutta me stessa che il pavimento si apra sotto di me e mi faccia sprofondare. Non voglio sapere cosa succederà. Voglio scappare, correre via di qua. Ma tutto quello che riesco a fare è smettere di respirare e fissare lo sguardo su quella maledetta porta che si sta aprendo.
Nel momento in cui si apre per prima cosa vedo William che occupa con tutto il suo corpo lo spazio lasciato vuoto dalla porta. Lo fisso. Ho bisogno che mi dica cosa fare. Non riesco a reagire da sola. Vedo Bea indietreggiare quando capisce chi è il ragazzo che le sta di fronte. Non urla, non mi guarda. Non fa nulla se non indietreggiare in continuazione. Solo dopo essermi arrivata di fianco mi guarda negli occhi, come se si ricordasse della mia presenza solo in quel momento. Ed il suo è uno sguardo di chi è stato tradito nel profondo. Nel fondo delle sue iridi posso riconoscere quello stesso sentimento che avevo già scorto anni prima in occhi tanto diversi da quelli che mi sono in fronte ora. Ho cercato di dimenticare quell'espressione con tutta me stessa. Ma non ci sono riuscita. E me lo dimostra la stretta che provo contemporaneamente sia al cuore che allo stomaco. Vorrei seguire quella parte troppo irrazionale del cervello che mi supplica di mentire, di cercare il conforto nelle sue braccia. Nonostante questo non faccio altro che non sia ritornare in casa. Varco la soglia e lascio la porta aperta. Riesco ancora a vederla che sposta il suo sguardo ferito da me al ragazzo. Anche lui è nella mia stessa situazione. Lo vedo che è lì, ma in realtà è in un altro posto, completamente differente. È nel posto in cui sono io ora: nei suoi ricordi. L'unica conforto che riesco a dargli è rivolgergli un ultimo sguardo, chinare la testa e allontanarmi verso la mia stanza.
Avevo immaginato per tutto questo tempo una reazione diversa da Beatrice. Lei che esterna sempre con molto entusiasmo tutte le sue gioie e i suoi dolori. so che si è incrinato qualcosa definitivamente. Lo ho capito da quel silenzio che ti riesce a entrare fin dentro le ossa e che non ti abbandona. Quando senti che ti ha lasciato in realtà non lo ha fatto realmente. Ti tornerà a fare visita. Tornerà più forte di prima. Mi accascio ai piedi del letto. Sono seduta sul tappeto e ho le braccia incrociate sopra le coperte. Nascondo il viso tra le coperte. Devo riuscire a ragionare. Sii razionale, continuo a ripetermi. Non devi farti sopraffare dalle emozioni. Loro sono forti, ma tu le sai dominare. Non piango. Semplicemente inspiro e espiro il profumo impregnato nella coperta, quel tipico profumo caratteristico di casa. Quello che chiunque ama trovare a casa quando finalmente ci torna.
Rialzo la testa troppo in fretta dalla posizione in cui ero e percepisco un giramento di testa. Sento Beatrice che si trascina in soggiorno dopo aver chiuso la porta con una tale forza da rischiare di romperla. So come si comporta quando è estremamente incazzata. Si sfoga spaccando tutto quello che ha a portata di mano. Mi distruggerà casa, ne sono certa. Mi alzo con più calma e mi dirigo verso la stanza in cui si trova la mia amica. La vedo appoggiata al tavolino, si capisce che sta cercando di rimanere il più calme e tranquilla possibile. Anche se non ci sta riuscendo molto bene. Non si rende subito conto della mia presenza, presa com'è nei sui pensieri. Si volta verso di me, e appena incrocia il mio sguardo noto che il suo atteggiamento cambia. Arriccia il labbro superiore e sembra quasi schifata nel vedermi. Io lo so, le ho mentito. Ma che altro potevo fare? Sapevo che avrebbe reagito così, non volevo che accadesse per nulla la mondo. E invece eccomi qui a insultarmi da sola per la mia codardia. Ecco in che situazione mi trovo ora.
"Bea, io sinceramente te ne avrei parlato.. Ecco, stavo solo aspettando che fosse il momento giusto. Non volevo che arrivassimo a questo livello..." Lo dico con voce strozzata e supplichevole. Il suo sguardo si fa ancora più duro. E per me ha solo parole che su di me hanno l'effetto di un veleno letale che ti brucia le vene e ti lascia a supplicare di morire il più in fretta possibile e di non dover soffrire troppo a lungo.
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Lacrime & Diamanti
ChickLitFederica: una ragazza che si trasferisce a New York per iniziare una nuova vita, e lasciarsi alle spalle tutto ciò che conosce. Ma il fato per lei ha predetto diversamente. William: il peggior incubo di Federica. Cosa ha in serbo la vita pe...