Capitolo 50

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Buongiorno a tutti!

Vorrei scusarmi infinitamente per l'immenso ritardo e vorrei precisare che nonostante possa smettere di aggiornare regolarmente la storia verrà comunque portata a termine, non la sospenderò ne nulla del genere. E quindi se continuerete a seguire la storia nonostante questa mia incostanza in questo ultimo periodo ve ne sono davvero, davvero molto grata!

Spero che questo capitolo mi possa far perdonare della mia assenza, e spero di riuscire a pubblicare il prossimo capitolo molto, molto più in tempo.

Come al solito vi chiedo di farmi sapere cosa ne pensate! Mi fa davvero piacere leggerei vostri commenti e rispondervi. Anche nel caso aveste dubbi o ci fosse qualcosa che ho spiegato male non fatevi problemi a chiedere, tutto questo è utile anche per me, per capire come migliorare sempre di più.

Vi lascio al capitolo!

All the Love as Always! xx

- Yours, Fra

















"Ciao mamma." Saluto con un cenno della mano guardando verso la telecamera del computer. Il ragazzo seduto al mio fianco sul divano volta lo sguardo smettendo di prestare attenzione al programma in televisione. Si avvicina maggiormente a me, per poi spegnere lo schermo attaccato alla parete.

"Buongiorno." Sorride all'immagine dello schermo che mostra mia madre. Nonostante cerchi di non mostrarlo troppo apertamente riesco a sentire quanto i suoi muscoli siano tesi. Ha paura, di fare un passo falso, di costruirsi attorno un muro con le sue stesse mani. Affianco alla figura della donna appare anche la figura di mio padre.

Appoggio una mano sopra alla sua gamba, cercando di nascondere il gesto agli occhi dei miei genitori. Si sentirebbe immediatamente più imbarazzato e potrebbe commettere errori che in un altro caso non avrebbe mai commesso.

"Tesoro, è passato così poco da quando siamo tornati a casa. Ma ci siamo accorti che qui è tutto completamente diverso senza te." Sospira mia madre muovendosi un po' sul divano, forse per il nervosismo.

"Sì, ci eravamo proprio abituati ad averti di nuovo sempre intorno..." Continua mio padre.

"Ah, papà. Ammettilo che non ne potevi proprio più di vedermi sempre in giro." Sorrido divertita, cercando di girare a mio favore la sua frase per fare una battuta.

"Hai confuso i ruoli, era la mamma che non ti sopportava quando eri a casa. Io non dovevo mica lavare e stirare anche tutti i tuoi vestiti. A me non cambiava molto!" Risponde divertito l'uomo.

"Sei sempre il solito." Lo rimprovera con un finto tono offeso la donna al suo fianco. Gli tira uno schiaffetto leggero sul braccio provocando nell'uomo una espressione che dovrebbe parere intimorita ma a me sembra solo buffa.

"Ma parliamo di cose serie piuttosto che stare qui a battibeccare per nulla!" Continua tornando a guardare me è il ragazzo al mio fianco con un sorriso che le incornicia il volto da un orecchio all'altro.
"Mi hai detto che volevi dirci una cosa ma che parlarne via telefono sarebbe stato troppo riduttivo. Allora, di cosa si tratta?"
Mi chiede agitandosi in preda all'euforia, non capisco nemmeno il motivo di tutto questo suo entusiasmo.

"Sì... Ecco, ci tenevo a dirvi questa cosa potendovi guardare in volto mentre lo facevo." La mia voce suona più roca e spezzata di quanti vorrei. Abbasso gli occhi sulle mie mani, le dita intrecciate mentre gioco con le pellicine vicine alle unghie.

La presa di Will si stinge sul mio fianco, spingendomi ad appoggiarmi a lui.
"Tesoro, cosa succede?" Chiede subito mia madre. Non ho bisogno di guardarla in volto per sapere che la sua espressione è diventata più tesa e che il luccichio di gioia ha lasciato i suoi occhi.
"Ti prego, parlacene. Di qualsiasi problema si tratti penseremo insieme a come risolverlo. Ma ti prego, non avere timore della nostra reazione."

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