Capitolo 44

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Buongiorno a tutti!
Per prima cosa volevo scusarmi per il ritardo che ho avuto nel pubblicare (periodo di sessione di esame e tutto il resto che già vi ho detto).
Spero che vi possa piacere questo capitolo in ogni caso fatemi sapere il vostro parere! Quindi commentate, votate e condividete la storia se vi va!
Vi lascio al capitolo!

All the Love as Always! Xx
- Fra



"Vuoi dormire sul pavimento?" Mi chiede il ragazzo dagli occhi color giada ridendo.

"Lo preferisco all'idea di dovermi muove da qui." Borbotto a bassa voce contro il suo collo. Sono ancora seduta contro il marmo bianco e freddo. Sento la testa diventare sempre più pesante e faccio fatica a tenere aperte le palpebre. Una improvvisa voglia di ridere si nasce dentro, e nonostante cerchi di soffocarla non riesco a farlo del tutto. Provo a camuffare il suono della risata tossendo leggermente. Ma è tutto inutile.

Sento il ragazzo tra le mie braccia sbuffare piano tra i miei capelli. Rido senza riuscire a trattenermi prima che il suono abbia lasciato le mie labbra. In fondo il suo respiro dolce per l'alcol mi ha fatto un leggero solletico, non è colpa mia.

"Sei anche più ubriaca di quanto pensassi." Afferma come se io non potessi sentirlo. Avvicino le mie dita al due bicipite e gli lascio un piccolo pizzicotto in quel punto, provocando in lui un verso di disaccordo.

"Non mi insultare. E soprattutto non in mia presenza." Borbotto offesa, arricciando le labbra anche se non riuscirebbe mai a vedermi in questa posizione.

"Ma sto solo dicendo la verità, non ti ho insultata." Risponde poggiando la sua guancia sulla mia testa.

Non rispondo, non avendo la forza per farlo. Mi abbandono soltanto ancora di più al suo corpo, senza quasi nemmeno rendermene conto.

"Dai, non possiamo dormire qui..." Sussurra dolcemente al mio orecchio, provocando la nascita di un brivido leggero per tutto il mio corpo. "Riesci a seguirmi fino in macchina? Non posso portarti in braccio con questo vestito." Continua a parlare con il tono calmo e tranquillo. Potrei abbandonarmi definitivamente tra le braccia di Morfeo se dovesse continuare a parlare in questo modo rilassante.

"Non riesco a camminare." Piagnucolo cercando di convincerlo a desistere o a trovare una soluzione alternativa. "Questi tacchi mi distruggono." Sospiro sperando che prenda sul serio le mie parole e non provi a contrastarmi ancora.

"Toglili, cammina a piedi nudi." Risponde come se fosse la risposta più normale a cui si possa pensare. "Il vestito lo sollevi con lei mani. Non è un grande sforzo."

Sbuffo sconfitta e poggio i piedi doloranti per terra. Storco le labbra in una smorfia di disappunto.

"Faccio fatica a piegarmi con questo... Coso addosso." Spiego esasperata muovendo in aria le mani. Scuote la testa roteando gli occhi al cielo. Nessuno dei più piccoli dettagli della sua espressione sfugge la mio sguardo. Stringo gli occhi, piegando le braccia sotto il seno.

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