Ormai è passato un mese da quando mi sono trasferita a New York, decidendo di lasciarmi qualsiasi cosa successa nel mio passato alle spalle.
Non è stato per nulla complicato adattarsi alla nuova vita. L'appartamento rispecchiava in ogni più piccolo dettaglio la descrizione che ne aveva fatto l'agenzia. E nonostante fosse un poco impersonale, non è stato affatto complicato renderlo più mio.
L'atmosfera di assoluta tranquillità e pace che sprigionano le pareti completamente bianche è magnifica. Il totale silenzio è in contrasto con il rumore frenetico e continuo delle strade di questa città che non dorme mai. È un posto speciale, quasi unico. Mi piace pensare di potermi chiudere qui dentro da sola e immergermi in un mondo inesistente, e tutto mio.
Tutto qui è perfetto per me. Nulla è troppo esagerato. C'è una sola camera con al centro un letto matrimoniale e appoggiato alla parete di fronte un armadio abbastanza capiente da contenere gli abiti necessari per tutte le stagioni.
Il bagno è forse la stanza più grossa di tutta la casa, con la doccia e la vasca separate.
Il salotto è splendidamente illuminato dalla luce che riesce a attraversare il vetro della grande finestra.
La cucina è piccola, ma comunque piuttosto comoda.Tutte le stanze sono arredate con mobili chiari, per rendere gli ambienti ancora più luminosi di quanto non siano già. Tutto è in stile minimal.
Appena sono arrivata, ho subito iniziato a lavorare presso la redazione del giornale da cui ero stata assunta. Un magazine che tratta allo stesso tempo di moda e problemi sociali di pubblico interesse. Nonostante fossi semplicemente una neo assunta tutti sono stati gentilissimi con me, fin dal primo istante.
La direttrice ha deciso che in quanto ultima assunta avrei dovuto ricoprire il ruolo di sua assistente e segretaria, almeno per il primo periodo. Non mi pesa il fatto di dover organizzare la sua agenda, assecondare alcuni clienti mentre lei non è disponibile e non avere libertà decisionali.
Sapevo sarebbe stato così. Eppure mi sento comunque libera, per nulla oppressa dalle lunghe giornate stressanti.
Il mio tempo scorre a una velocità maggiore mentre corro tra un ufficio e l'altro a riferire le indicazioni della sTra un caffè da portare alla scrivania della redattrice e un pranzo da prenotare per incontri con alcuni clienti, sono riuscita anche a conoscere qualche collega. Con alcuni ho stretto un legame abbastanza forte nonostante la mia timidezza e il poco tempo trascorso in questo posto.
Il rapporto con i miei genitori non ha subito gravi cambiamenti, fortunatamente. Mia madre non riesce ancora a capacitarsi che non tornerò davvero più a casa.
Una sera, durante una lunga chiaccherata ha ammesso che in effetti aveva sperato fino all'ultimo che non mi trovassi poi così bene qui e che decidessi di tornare da lei e papà. Ha sofferto dovendosi arrendere all'evidenza, ma anche questo momento è finalmente passato. La cosa che conta di piu per lei è che io possa essere davvero felice. E se così è, nulla deve essere cambiato.
Mi sono abituata a questa nuova vita così in fretta, così presto, che nessuno poteva crederci. Anche io l'ho trovato piuttosto strano. Ma è meglio così, no? Forse è stato tutto tanto semplice soltanto perché era scritto che doveva andare in questo modo.
Per rimanere in tema di dichiarazioni inaspettate, papà non ha potuto evitare di dire quanto io gli manchi. Pensavo sarebbe resistito più a lungo sulle sue idee, invece mi ha stupito ancora una volta. Avrebbe voluto davvero abbracciarmi, ma la sua stupida paura lo ha bloccato. È questo quello che rimpiange più di qualsiasi altra cosa. Non ho potuto fare a meno di assicurargli che ci sarebbe stata un'altra possibilità. Forse per Natale, semmai dovessi riuscire a tornare a casa per trascorrerlo con le persone più importanti della mia vita.
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Lacrime & Diamanti
Literatura FemininaFederica: una ragazza che si trasferisce a New York per iniziare una nuova vita, e lasciarsi alle spalle tutto ciò che conosce. Ma il fato per lei ha predetto diversamente. William: il peggior incubo di Federica. Cosa ha in serbo la vita pe...