La guardo mentre ride, e finalmente ritrovo dietro la sua nuova corazza la mia vecchia migliore amica. Lei non se ne è mai andata, e mai lo farà.Mi guarda seria.
"Non scherzo comunque se dico che ho sentito tutto."
Mi copro la faccia in estremo imbarazzo. Non può essere così. Perché mai le cose più imbarazzanti devono succedere sempre a me? Lei ci ha davvero sentiti?"Facciamo le persone serie ora però." Se lei fosse davvero una persona seria questo mondo girerebbe al contrario.
"Come mai stavi buttando giù la tua stessa porta di casa?"
"Magari perché dentro c'era una persona che non aveva nessuna intenzione di aprirmi. E, come hai detto tu, questa è casa mia dopotutto."
"Ok, ammetto che non ti avrei aperto." Alza le braccia in segno di resa.
"Mi sento presa in giro da te." Dice in un soffio.Come potrebbe mai essere?
"Sentirti presa in giro da me? Perché mai?"
"Beh, prima mi fai venire qui e mi accogli come se non fosse mai successo nulla, come se non ci fossimo mai allontanate. Poi scopro che mi hai tenuta segreta tutta la tua nuova vita. Mi sono sentita malissimo... Perché non ti fidi di me?"
"Non fidarmi di te? Quando? Sai che sei l'unica persona su cui ho sempre contato e conto. Non è vero tutto questo. Sapevo però che avresti reagito in maniera così esagerata e non sapevo come avvisarti senza che tu reagissi come hai fatto.""Io... Io non capivo perché non me lo avessi voluto dire." Riesco a vedere le lacrime che stanno per lasciare i suoi occhi. Mi avvicino a lei e senza parlare la abbraccio. Non serve nessuna parola ora.
Devo starle vicino. Non mi sono mai voluta allontanare così da lei e lo deve capire. Non voglio che il nostro rapporto venga rovinato per delle sciocchezze."Scusa, ho creduto che ti saresti incazzata se ti avessi detto tutta la verità." Le sussurro all'orecchio.
"Perché avrei dovuto? Non è colpa tua se lui si è trasferito qui. Non potevi nemmeno immaginarlo."
Ed è vero. Il suo volto scruta il mio e un timido sorriso compare sulle mie labbra. È stato molto più difficile di quanto avessi immaginato starle lontana anche solo per una notte."Quindi, se posso chiederlo..." Il suo tono di voce è basso e mi fa stringere la bocca dello stomaco.
"Parla." Le rispondo in tono calmo. "Rispondo a qualsiasi domanda."
"Tranne sul sesso!" Aggiungo velocemente prima che abbia la possibilità di farmi una domanda del genere.
"No, non ti volevo chiedere quello. O meglio non ora." Il colorito del suo viso però è già migliorato. Un leggero rossore le colora le guance e questo può solo scaldarmi il cuore.
"Avete litigato? Perché tu sei arrivata qui che sembravi un uragano e invece ieri sei scappata sorretta da lui. È successo qualcosa, lo so. Non voglio obbligarti a parlarne, se vuoi io sono qui..."So che se non le dicessi nulla non me lo rinfaccerebbe. Voglio però dimostrarle che mi fido di lei. Il modo migliore per farlo è aprirmi con lei e sfogarmi. Questa ragazza è stata l'unica persona che per anni ha conosciuto tutti i miei problemi, forse anche l'unica a conoscermi realmente nel profondo.
"Sei sicura di volermi ascoltare? Non voglio continuare ad assillarti con i miei problemi dopo anni..."
"Certo che ne sono sicura. Sei come una sorella più piccola per me."
Ridacchia pronunciando le ultime parole.
"Sai che non sono più piccola di te. Siamo nate lo stesso anno!"
"Ma in due mesi diversi. Perciò tu sei più piccola visto che sei nata mesi dopo. È logica ragazza!"
Sbuffo sapendo che non vincerò mai contro i suoi ragionamenti. Possono essere sensati o meno ma comunque lei l'avrà sempre vinta. È così e basta."Ecco... Io non sapevo che lui si sarebbe trasferito qui. Altrimenti non sarei mai venuta io."
"Ritorniamo ai giorni in cui parlavi di lui come se fosse Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato?"
Mi guarda alzando le sopracciglia.
"Ha un nome Chicca. Si chiama Will..."
La blocco prima che possa anche solo concludere il suo nome.
"Oh no... Tu scherzi, giusto? Ti prego dimmi che è tutto uno scherzo."
"Purtroppo no." La mia voce si abbassa a ogni sillaba che pronuncio. Un nodo alla gola mi impedisce di parlare senza produrre spiacevoli rumori.La mia amica si copre il volto con le mani scuotendo la testa.
"Inizio a credere che avesse ragione Ali a dire che siete perfetti l'uno per l'altra sai? Siete scemi uguali."
Mi guarda e riesco a vedere nella sua espressione, più che delusione per il mio comportamento, preoccupazione e tristezza per me.
"So cosa mi devo aspettare ormai da lui..."
"Esatto, dimmi allora perché ancora? Non sei già stata male abbastanza?""Ora sono sicura di cosa cerco e di cosa voglio. Non voglio nulla di quello che desideravo anni fa. Voglio solo stare bene con me stessa, con lui."
"Ti chiedo solo di pensarci. Sei sicura che non ti mancheranno mai anche solo quelle mille piccole attenzioni che non ti ha mai dato e che tu cercavi?"
"Non voglio un principe azzurro, non voglio che mi presenti alla madre o a tutto il resto della famiglia. Non voglio che mi regali fiori ogni benedetto giorno."Leggo l'incertezza nello sguardo dell ragazza che mi è di fronte. Le ho appena detto che non voglio nulla di quello che ho sempre cercato. Le ho detto che non mi interessa delle più piccole attenzioni. Ma è vero? Ne sono davvero così sicura?
"E poi... Lui, ecco... È cambiato. Non è più come lo ricordavo."
"Sicura che non ti vuoi solo illudere di non star facendo un enorme errore? Lui è davvero così perfetto come mi dici?"Come dovrei risponderle? In fondo io continuo ad avere le mie mille riserve anche se non voglio ammetterlo. E poi ora c'è quella ragazza nel suo appartamento.
Una lacrima percorre la mia guancia tracciando un solco nel leggero strato di fondotinta."In realtà non lo so. Non so cosa pensare. Prima... Ho sentito... Una ragazza, la voce di una ragazza... Nel suo appartamento. Io sono andata a fare una passeggiata perché avevamo appena discusso, e poi sono tornata. E ho sentito la voce di questa ragazza."
Le lacrime continuano a percorrere lentamente e pigramente le mie guance.
Senza preoccuparsi della possibilità di macchiarsi Bea mi attira a sé e incomincia ad accarezzarmi la schiena.
"Sai che possiamo litigare per qualsiasi assurdità ma se tu hai bisogno io per te ci sarò sempre, vero?"
"Certo, grazie."
"Cosa ringrazi?" Una leggera risata le scuote il petto e trasmette quella sua serenità anche a me.Decidiamo di uscire e di andare a mangiare qualcosa fuori. Mentre usciamo la porta dell'appartamento davanti al mio si apre. Vedo Will uscirne con questa ragazza. Dalla sua voce squillante devo ammettere di averla immaginata completamente diversa da com'è in realtà.
Avevo pensato che fosse una ragazza come quelle di cui raccontano i classici libri per adolescenti: eccessivamente svestita e truccata. La ragazza invece che ho davanti è molto curata, ma per nulla rientra in quel genere di ragazze esagerate.Appena Will si accorge della mia presenza e quella di Bea inizia a sospingerla poggiandole una mano sulla schiena. Cerco di far trasparire il minor numero di emozioni, ma è difficile.
Vorrei solo poter rientrare in casa senza destare sospetti, tanto anche la fame è completamente scomparsa. Ora al posto del mio stomaco si trova un masso gigantesco che mi appesantisce."Vieni Georgina, seguimi. Fai in fretta ti prego."
Dice in un tono di lamento.
"Mi spieghi come faccio a correre su queste scarpe? Sono delle Jimmy Choo, sai cosa significa?"
"Che non me ne frega nulla delle tue scarpe tesoro, anche se devi ricomprarle non muori di fame."
Sbuffa completamente infastidito. Quel tesoro, seppur detto con un tono svogliato e insofferente, apre una voragine nel mio cuore.×××××
Buonasera a tutti! Eccomi qui con l'aggiornamento del nuovo capitolo. Mi rendo conto che sto scrivendo capitoli molto più corti ultimamente ma è per riuscire a pubblicarli più velocemente.Spero che questo vi sia piaciuto. Cosa ne dite della discussione tra Bea e Chicca?
La vostra prima impressione su Georgina?
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Lacrime & Diamanti
ChickLitFederica: una ragazza che si trasferisce a New York per iniziare una nuova vita, e lasciarsi alle spalle tutto ciò che conosce. Ma il fato per lei ha predetto diversamente. William: il peggior incubo di Federica. Cosa ha in serbo la vita pe...