"Potresti dire qualcosa? Se non parli mi sento ancora più patetico... E tutto questo silenzio è così... Inquietante e estraneo..."
Noto il suo corpo rabbrividire.
Sembra quasi che tutto questo silenzio tra di noi si sia solidificato nell'aria in uno strato di ghiaccio: quel ghiaccio che quando esci di casa nelle giornate invernali penetra fin nel centro delle ossa.Non riesco a pensare a nulla, se non a quanto sia stata stupida e patetica io.
So che devo parlare, per cercare di confortarlo anche se non ci riuscirò.
"Non sembri patetico." Sospiro.
Anche il mio corpo è scosso da brividi, e ho la sensazione che tra pochi secondi inizierò a sbattere i denti.Odio il rumore quasi metallico che producono quando sbattono uno contro l'altro ripetutamente, ininterrottamente.
"Sono io quella che si deve scusare. Solo ora mi rendo conto realmente di quanto sia stata infantile."
Mi guarda come se gli avessi appena svelato uno dei segreti di Fatima.
In effetti sono stupida io stessa da ciò che gli ho appena detto.
Non ho mai pensato di ritrovarmi nel caso in cui mi sarei dovuta scusare con lui, e soprattutto non pensavo che mai avrei ammesso, anche solo a me stessa, che lui avesse più ragione di quanta ne avessi io.
"Va bene! Mi sono scusata, è vero! Ma ora non guardarmi così, se no mi rimangio tutto! Sono seria!"
Scuoto velocemente le mani in aria di fronte a me, puntandogli l'indice contro. Mentre lo faccio però ho il petto leggero e mi sento molto più tranquilla con lui.
Non riesco a nascondere un leggero sorriso che mi cresce sulle labbra quando mi risponde alzando le mani in aria in segno di difesa.
E dal mio sorriso nasce la sua risata.
"No, scusa va bene! Smetto di guardarti così." Dice tra i colpi di tosse causati dallo sforzo nel ridere.
"Hey non tu soffocare." Gli intimo scherzosamente avvicinandomi a lui per poterlo colpire leggermente con il palmo aperto sulla schiena. "Non voglio averti sulla coscienza, non proprio ora almeno. Forse alcuni minuti fa lo avrei voluto."
"Non ti farò il piacere di dartela vinta così facilmente!" Mi risponde con lo stesso tono scherzoso.
*** *** ***
"Ma poverina! Non dire così!"
La risata che ho cercato di mantenere risuona in tutto il mio salotto.
"Cosa ci posso fare se è vero?"
Assume un'espressione innocente che non gli si addice affatto."Ma non è il caso che tu le regali una tomba al prossimo compleanno!"
"Eh troppo sciupata! Su, sembra debba morire da un minuto con l'altro!"
Si preme con gli indici le guance rendendole scavate. Lo guardo allibita.
"Nonna sei tu che parli?" Chiedo dubbiosa.
"No, io sono il lupo cattivo... Non vedi che pelliccia lucente che ho"
Mi risponde passandosi una mano nei folti ricci scuri.Cerco di spingerlo giù dal divano dove sono accovacciata sotto alla mia amata coperta.
"Smettila di fare lo stupido e finiamo il lavoro qui..."
"Ma, come!? Io pensavo avessimo stipulato un tregua..."
Vedo sul suo bel viso comparire una leggera smorfia di delusione."Hey, hey! Ascoltami. Non sono arrabbiata, nè nervosa..."
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Lacrime & Diamanti
ChickLitFederica: una ragazza che si trasferisce a New York per iniziare una nuova vita, e lasciarsi alle spalle tutto ciò che conosce. Ma il fato per lei ha predetto diversamente. William: il peggior incubo di Federica. Cosa ha in serbo la vita pe...