Capitolo 49

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Buongiorno a tutti !
Per domande sulla storia o altro potete trovarmi qui o sui social di cui c'è il nick in descrizione :)
Vi lascio al capitolo non aggiungendo altro dato che sono in ritardo con l'aggiornamento!

All the Love as Always ! Xx
- Fra

"Kevin, smettila di stare dalla sua parte! Lo vuoi capire che gli avevamo chiesto un aiuto per risolvere la situazione ed ora lui sostiene invece Chicca? Invece che aiutarci, ci ha boicottato! E quella che rischia di più qui, è proprio Chicca. Quindi, se ci tieni così tanto a lei come dici, dai retta a me è diglielo anche tu che sono due pazzi!"

Sbotta alla fine Alex.

Abbiamo appena raggiunto l'albergo in cui passeremo la notte dell'ultimo dell'anno ed il primo giorno di quello nuovo.

Il viaggio non è stato per nulla tranquillo. Se la tensione si faceva già sentire in aereo, durante il percorso in taxi era triplicata.
E sono arrivata anche a immaginare come sarebbe stato condividere l'abitacolo dello stesso veicolo, non con la mia amica ma con sua cugina.

Ed è stato terribile quando mi sono resa conto che il mio cervello la stava trovando una soluzione davvero migliore. Perché alla fine chi mi ha condotta a questo punto? Nessun altro, se non io stessa.

Riesco a sentire tutto il loro discorso in modo forte e chiaro nonostante io mi trovi distesa sul letto e loro siano all'ingresso della suite.

Appena Alex mi ha detto, tempo addietro, che il posto a cui aveva pensato per festeggiare era un hotel di proprietà del padre ho immaginato un luogo che l'avrebbe rispecchiata in qualche modo. Ed in effetti, così è. Non so dire se sia perché i suoi gusti ed il suo atteggiamento assomiglia molto a quello dell'uomo che ho incontrato a Natale, o per qualche altro motivo, ma questo luogo mi ha subito dato una sensazione di familiarità come se lo conoscessi da tempo, come se si trattasse di una persona invece che di un semplice luogo.

"Ragazzi, siete voi che state esagerando." Prende la parola Will per sospirare subito dopo. Immagino come stia scuotendo la testa ora, come fa sempre quando è rassegnato.
"Vi sto chiedendo di non obbligarla a non fare o dire qualcosa che non si sente in questo momento proprio perché tengo a lei. E voi forse non immaginate nemmeno quanto."

"Se almeno volessi dirci cosa le passa per quella testolina che si ritrova!" La voce di Alex è ancora più alta di alcune ottave rispetto al normale, ma sembra che lei stessa si stia rassegnando.

"Non posso farlo, scusatemi." Sospirò ancora. "Dovreste soltanto aspettare che sia lei pronta a parlarvi di ciò che le è successo." Chiede calmo per l'ennesima volta il ragazzo.

"E chi ti dice mai che lo sarà? Come fai ad averne la certezza?" Rispose a tono la bionda. Mi strinsi al cuscino poggiato sul letto al mio fianco. Immaginavo che se avesse voluto sarebbe stata capace di sorpassare William sulla soglia senza molti sforzi pur di venire qui e obbligarmi a parlare.

Ma non lo fece. Ed io non potei che ringraziare il cielo per questa sua scelta e non mi chiesi nemmeno quali fossero i motivi che la avevano spinta a desistere alla fine.

"Mi fido di lei e so che lo farà. Non serve che lo prometta in qualche modo. Ne sono sicuro, vi prego di fidarvi di me, di noi." La voce di William è tornato di un tono piuttosto basso e per riuscire a sentirlo sono costretta a concentrarmi solo sulla sua voce, cancellando dalla mia mente qualsiasi altro rumore.

"Posso fare altrimenti? Tanto siete entrambi testardi e anche alzando il tono non riesco ad ottenere nulla." Anche il tono di Alex si è calmato, e parla in modo più lento rispetto a prima. "Soprattutto con questo che dovrebbe essere dalla mia parte, ed invece pare più dalla vostra. Ci vediamo domani mattina a colazione." Davanti ai miei occhi immagino il finto broncio offeso del mio amico che rotea gli occhi al cielo cercando di mostrarsi offeso dalle parole della bionda. Ma in realtà sappiamo tutti che non potrà mai esserlo realmente.

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