Capitolo 3

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"Dai Yvonne, sai che stavo scherzando ;)" un altro suo messaggio. Non volevo credergli, anche se volevo farlo non me la sentivo, era fidanzato e non volevo fare l'amante.
"Se ti dicessi che ho lasciato la mia ragazza?" lessi sul display. Il mio cuore si fermò, aveva lasciato una ragazza per me? Poverina, non so come stava soffrendo, forse era davvero innamorata e, lui, l'ha lasciato per una come me, ma scherziamo?
Sbloccai il cellulare.
"Ingenuo, arrogante, egoista, stronzo e, soprattutto, senza cuore! Non puoi venire da me così tutto euforico! E, poi, come hai fatto ad avere il mio numero? Sentiamo"
Mi ero calmata, sfogarmi così mi aveva fatto solo del bene alla mia anima fragile,ma non placò il mio interesse.
"Me lo ha dato un mio amico..."
"Chi?"
"Non posso dirtelo..."
"Su via! Non morirà di certo! Come non morirai tu dicendomelo!"
"James" un battito travolgente fece battere forte il mio cuore...James? Aveva ancora il mio numero? Non si era dimenticato di me?
"Ha ancora il mio numero?"
"Ti ha pure salvato come 'Yvonne ❤️', ovviamente io ho aggiunto un'altro cuore ai miei contatti, bambina :*"
"Non me lo aspettavo.."
"Non ti ha ancora dimenticata! Sono profondamente geloso, bambina :)"
"Io non starò con nessuno dei due, nè con te nè con quello stronzo chiamato James"
"Ma io non sono uno stronzo bambina, ti tratterrei benissimo.."
"Ah già, tu non sei uno stronzo..tu sei un bastardo insensibile, è diverso"
"Vieni a mangiare quella famosa pizza?"
Esitai alla sua domanda, ci pensai quei secondi e scrissi.
"Va bene, ma solo perché avevo accettato prima.."
'E anche perché voglio vedere i tuoi fantastici occhi..' dissi a bassa voce, pensai a quando i nostri occhi si scontarono come un uragano, pensavo a come il suo sorriso faceva sorridere anche me, pensavo a quanto fosse sbagliato.
"Perfetto bambina, ti vengo a prendere tra dieci minuti ;)"
"A dopo Dylan"
"A più tardi Yvonne, mia bambina"
Spensi il cellulare e guardai lo specchio davanti a me, non mi ero neanche accorta che ero sdraiata sul letto a messaggiare, ero persa a sapere di più su James.
James, quello stronzo di James, mi lasciò per un'altra ma, la ragazza, quando lo rifiutò prontamente tornò da me come un cane e, io, a quel punto dissi di no. Dissi di no alle emozioni. Dissi no alla sofferenza. Dissi no a far conoscere il mio mondo ad altre persone, mi chiusi in me stessa come un piccolo fiore prima della sbucciatura. Un fiore in un grande prato fiorito: nulla.
Non ero diventata quello che volevo, da piccola vedevo mia madre: intraprendente, sicura di sè, bella...ma ero l'opposto;un totale fallimento.
La mia vita era arrivata a un tal punto di vivere solo da leggere, guardare YouTube e far felice mia madre con un sorriso alla mattina e alla sera, questa ero io, la semplice me. Yvonne, la piccola Yvonne.

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