Capitolo 37

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"Alzati dormigliona, dobbiamo recuperare questi anni!" I miei occhi erano socchiusi, mi ero appena svegliata per una voce.
Una voce femminile: ma chi era?
"Chi sei?.." Dissi, ancora, con gli occhi chiusi.
Sentii una sonora risata, seguita da una differente.
Una era di Dylan, ma che stava succedendo?
"Non mi riconosci? Pensavo che non ti fossi mai dimenticata di me, vuoi aprire gli occhi Yvonne?" Disse la voce sconosciuta seguita da un'altra risata.
Feci una smorfia. Aprii lentamente gli occhi, tanto per intravedere una figura davanti a me.
I capelli mori con delle punte colorate invasero la mia vista. Dei vari piercing notabili fin da subito erano davanti a me, la sua voce era roca, ma non troppo.
Gli occhi color cielo cupo mi scrutavano in cerca di una mia mossa.
Poi vidi, una cicatrice vicino al labbro destro.
Era familiare, ma non capivo ancora chi fosse.
"Scusa.. Ma chi sei?" Chiesi ancora confusa.
Si avvicinò a me con un sorriso e sussurrò "Laura.."
Rimase pietrificata dalle sue parole, ma dopo mi resi conto di quello che stava succedendo e sorrisi.
Mi alzai di scatto dal letto e l'abbracciai.
Era con me, la stavo abbracciando.
Era lì con me a ridere, come un tempo.
E io ero ancora in pigiama sotto l'aria piena di gioia del biondo.
"Non ti avevo riconosciuto affatto, stai così bene! Mi sei mancata così tanto" dissi staccandomi da lei, una lacrima di gioia scese dalle mie iridi e un sorriso colmò il mio viso.
Fece un sorriso grande, uno di quelli veri.
Era cambiata molto, non era più una bambina.
Sentivo che era sempre la mia migliore amica, nonostante tutto.
Era cambiato tutto, forse non eravamo più compatibili, ma non potevo scordarmi di lei.. Non volevo.
"E tu che ci fai qui? Di che hai colpa?" Disse ridendo rivolta verso di Dylan.
"Eri così felice quando ti ho detto che era in città, volevo farti una sorpresa bambina" disse sorridendo.
"E i tuoi come stanno?" Disse cambiando il discorso Laura.
Il mio cuore ebbe una crepa, che nascosi con un sorriso.
"Loro.." Dissi lasciando in sospeso la frase, dove è dirglielo? Potevo rovinare tutto quel momento, non sapevo assolutamente che dovevo fare.
E se fossi stata perennemente in colpa per quello che avevo fatto? No, non dovevo ancora dirglielo.
"Loro sono in vacanza, in questo momento abito con la nonna" dissi con un sorriso falso.
Guardai complice Dylan, aveva capito.
Egli mi annuii lievemente e lo guardai con tanta gratitudine.
"Capisco, ci tenevo molto a salutarli" dissi sinceramente.
"Anche loro vorrebbero vederti, Laura" dissi prendendole le mani.
"Ora devo andare Yvonne, ti chiamo" disse alzandosi Laura.
Annuii amareggiata e la vidi andarsene.
Mi alzai anche io e andai in contro a Dylan.
"Non sai quanto sei bella anche la mattina bambina, vorrei baciare ogni parte del tuo corpo.." Disse guardando profondamente i miei occhi. Non aveva un tono malizioso, era più che altro dolce.
Lo baciai di impulso. Mi prese in braccio, sorridevo come un'idiota.
"Mi sei mancato stanotte, volevo svegliarmi con te" dissi sussurrando a fior delle sue labbra.
"Potrei baciarti senza un contegno bambina.." Disse ridendo lievemente.
Avevo trovato la persona giusta, in quel momento ne ero certa.
Ma si può cambiare idea, non credete anche voi? Con dei fatti che non ti aspetti la tua vita può ribaltarsi e renderti indifeso.
Beh, forse era proprio quella la mia vita tormentosa.

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