Capitolo 28

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"Io..non..cosa?" Balbettai in un sussurro.
Abbassai lo sguardo dall'imbarazzo.
Come ogni volta, lo tirò in su per incontrare i nostri sguardi.
"Mettiamo insieme" disse.
Semplice.
Puro.
Cristallino.
Non riuscivo ancora a capire.
Era davanti a me con il suo sorriso e le sue iridi che mi facevano incantare ogni volta..e io non sapevo cosa fare..
"Dylan.. I-io.." Spezzai la frase.
Sentivo il suo sguardo su di me.
Chiusi gli occhi. Serrai le mani in pugni. Tesi la bocca.
Poi parlai.
"Sì"
L'avevo detto.
Io Yvonne, avevo risposto.
Io Yvonne, amavo Dylan.
Io Yvonne, stavo con Dylan.
Io Yvonne, mi ricordai che aveva fatto.
Io Yvonne, lo perdonai.
Io Yvonne, ero fottutamente felice.
Ecco, sono io Yvonne.
Il suo viso s'illuminò con una tensione della faccia, per far fiorire un sorriso.
Mi abbracciò e mi tenne a me arduamente.
Dopo tutti i nostri casini stavamo insieme?
Era un sogno? O pura immaginazione?
"Bambina mia, ti amo, non sai quanto.." Disse in un sussurro, era appoggiato alla mia spalla.
Sorrisi alle sue parole, mi staccai e lo baciai.
Era un bacio sfuggente, ma era il migliore di tutti.
Perché? Perché era la conferma del nostro amore.
Può sembrare insignificante, ma, pensateci, era il primo tocco delle nostre labbra dopo il nostro fidanzamento.
Non era importante? Forse sì. Forse no. Ma che importa d'altronde?
State leggendo la mia vita, e non so neanche il motivo.
Indo per cui, perché siete qui?
Forse perché siete curiosi. Forse perché siete interessati. O forse perché volete vedere come finisce. Beh, dovrete scoprirlo voi.
"Quindi..?" Chiesi guardando i suoi occhi.
"Quindi sei mia, come sempre d'altronde" disse ridendo lievemente.
"Dylan, non saremo quelle copie piene di parole dolci e niente conversazioni sensate, vero?" Chiesi in attesa.
Si sistemò sul letto. Posò le sua mani sui miei occhi e mi baciò la fronte.
"Hai sentito bambina?.." Disse nel mentre "senti quanto apprezzo le tue idee? Sei così intelligente, siamo corrisposti perché abbiamo idee in comune, non per delle cazzate che si dicono"
Tolse le sue mani.
Non avevo idea del suo lato serio e poetico.
"Grazie Dylan.." Dissi abbracciandolo.
Mi strinse di più a se e fece delle figure immaginarie sulla mia schiena.
"Che stai facendo?" Chiese divertita.
"Disegno un prato.." Disse con una risata.
"E come fai?" Chiesi curiosa con un una risata.
"Mi immagino il tuo sorriso e mi vieni spontaneo fare cose belle, come te bambina"
Rimasi incantata dalle sue parole.
Avevo finalmente capito chi era Dylan.
Dylan è un ragazzo come tanti, capelli biondi tendenti al marrone, occhi verdi-nocciola, sorriso mozzafiato, risata contagiosa, dolcezza unica e poi..beh.. Il ragazzo che amavo.
Non basta?
Mi innamorai di lui per ogni sua singola mossa, da come il sole colpiva il suo viso, da come mi accarezzava la guancia, da come parlava guardandomi con i suoi lucenti occhi, di come il suo sorriso si sposava perfettamente con la sua risata, di come mi faceva sentire bene con delle semplici parole.
Dylan mi apprezzava come ero, non voleva cambiarmi.
Avevo trovato un'anima felice, che si combaciava con la mia tormentosa.
E tutto per cosa? Un messaggio.
Il messaggio che cambiò tutto.

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