Capitolo 38

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"Come hai potuto farmi questo?! Mi fai ribrezzo, non voglio vederti più!"
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2 ore prima
"Andiamo a fare una passeggiata, così invitiamo Lia e Laura, che ne dici bambina?" disse Dylan baciandomi la fronte, sorrisi alle sue parole e annui.
Il suo voltò si illuminò con un gran sorriso e uno sguardo dolce.
"Vado a preparami, mi passi a prendere tra un'ora?" chiesi osservando le sue iridi.
Egli annuii. Mi prese con delicatezza il viso e scontrò le sue labbra sulle mie.
Uscì dalla stanza e mi sedetti sul letto.
Pensai.
La mia vita, finalmente, stava andando le verso giusto.
Dylan mi rendeva felice.
Laura era tornata.
La nonna era comprensiva.
Dopo tutto quello che avevo subito mi sentivo, dopo una lunga attesa, a mio agio.
Senza malinconia e rabbia repressa nel tempo.
Potevo apparire un'adolescente normale, come tutti.
Mi lavai dal materasso e mi avvicinai all'armadio.
Lo aprii con calma e ne tiravi fuori un paio di jeans, seguito da una felpa verde con delle stampe su di essa.
Mi addentrai nel bagno e chiusi la porta dietro di me.
Mi sfilai il pigiama e indossai gli indumenti presi in precedenza.
Mi lavai i denti e il viso, mi asciugai la faccia e guardai il mio riflesso.
Gli occhi azzurri avevano un'aria più... Tranquilla?

Uscii dal bagno e presi il cellulare.
Sbloccai il display e andai nei contatti.
Trovai quello di Amelia e decisi di chiamarla.
Chiamata
"Ciao Lia" Dissi sentendo la fine degli squilli.
"Yvonne, ciao, come vanno le cose?" Chiese cordialmente.
"Va tutto per il meglio, volevo chiederti, tra circa quaranta minuti hai voglia di uscire con amici?" Dissi al capo del telefono.
"Certo, passo da te per l'ora stabilita. A dopo" disse euforica.
Risi lievemente, lei con me e misi giù il telefono.
-
"Ehi bambina..." disse Dylan sussurrando, eravamo vicini, e questo mi faceva sorridere.
"Mi sei mancata..." Disse il biondo lasciando un bacio sulla mia fronte.
"Andiamo, ci perderemo in chiacchiere" Dissi dandoli un leggero colpetto sulla spalla, sembrò contrariato, a quel punto, colmai il silenzio con una grossa e sonora risata.
"La mia bambina e diventata ribelle, eh?" Disse serio, si vedeva che stava trattenendo a stento una risata.
"Non mi inganni" Dissi andando in battaglia con le sue iridi.
"Va bene, va bene, andiamo ora... Potrei stare qui a guardare quelle due perle per ore..." Disse in risposta sussurrandomi al mio lobo destro.
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"Vado da Laura, aspetta qui Lia" Disse sorridendomi Dylan.
Annuii, ma mi sentivo strana, non me la diceva tutta.
Si allontanò, poco dopo lo seguii.
Lo so, sembra da pazzi, ma dovevo capire la questione.
Vidi Laura, era molto bella, indossava un vestito e... Aspetta, da quando si metteva indumenti femminili?
"Ehi Dylan, fatti salutare..." Successe tutto troppo in fretta.
Davanti a me c'era Dylan, Laura gli era saltata addosso.
Si stavano baciando, e non sembrava che Dylan fosse contrariato.
Era semplicemente andato a cercarla, come aveva potuto trattarmi così? Non valevano più le parole dette da lui? Perché mi aveva mentito? Eravamo felici, perché mai qualcuno doveva volermi male?
Dylan mi avevo tradito per davvero e io sono stata una scema a credergli.

Corsi decisa verso i due, non si erano accorti della mia presenza.
"Come hai potuto farmi questo?! Mi fai ribrezzo, non voglio vederti mai più!" Urlai verso Dylan.
Si staccarono e mi guardarono.
Laura aveva un sorrisetto compiaciuto, troia.
Dylan era diventato pallido, stava per dire qualcosa, ma me ne andai.
Che fossero felice, tanto a nessuno importa dei miei sentimenti, vero? Perché nessuno può dirmi la verità? Perché devo sempre soffrire?
Perché il ragazzo che ho amato mi aveva tradito? Cosa avevo sbagliato?
Perché?
Non c'è una dannata risposta.

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