Capitolo 21

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"Yvonne?"
La voce del male.
Non poteva essere lì.
Non volevo che fosse lì.
Mi girai lentamente mentre mia nonna mi guardava stranita.
I suoi occhi.
Erano vuoti.
Il suo sorriso, non c'era.

"Sono felice di vederti, mi dispiace così tanto..Io..Perdonami.."
Non potevo perdonarlo.
Lui mi aveva fatto male.
Non mi dava più certezze.
"Vattene via, Dylan" dissi decisa.
"Che succede Yvi?" mi chiese Rosa.
Dovevo dirglielo?
"Niente di chè nonna, non preoccuparti, entra in casa" dissi con un sorriso.
Nello sguardo di Dylan vidi solo vuoto, un grande e immenso vuoto.
Mia nonna annuii e fece come richiesto.
La porta si chiuse e guardai Dylan.
Era bello come la prima volta che l'avevo visto.
Il suo sorriso era perfetto e nei suoi occhi vedevo solo un'infinità di emozioni.
Vedevo odio, vedevo compassione e vedevo dispiacere.
Non mi ero mai tolta dalla testa i suoi baci.
Non mi ero mai tolta dalla testa i suoi abbracci.
Non mi ero mai tolta dalla testa i suoi 'ti amo'
Ma le domanda che mi ponevo era:" mi amava ancora?"
Ma, anche se fosse stato così, lo odiavo.
Sì, perché lui aveva lasciato andare via l'anima di mia madre.
"Sei sempre così bella Yvonne.."disse con un sorriso amareggiato.
Delle lacrime disperate avvolsero il suo viso candido e si avvicinò a me.
Mi prese lentamente la mano per poi poggiarla sul suo petto.
"Senti bambina? Senti come mi batte forte il cuore quando ti vedo? Senti quanto vuole uscire dal suo spazio ristretto? Senti quanto mi sei mancata? Senti quanto ti amo? Senti quanto vorrei morire, ma non ne ho il coraggio? Lo senti? Bambina mia lo senti?.." chiese con delle lacrime sul suo viso.
Il mio sguardo era sbigottito e socchiusi la bocca per lo stupore.
Presi la sua mano e la accarezzai dolcemente.
Non dissi niente, non c'è ne era il bisogno.
Lo guardai con tutto l'affetto che potevo dargli.
"Dylan io ti amo, ma tu..tu hai portato via un'anima innocente da questo mondo terreno, io ti perdono..come semplice conoscente" dissi amareggiata.
Il suo sguardo cadde sul mio braccio. La manica era leggermente alzata, leggermente alzata per notare la cicatrice che mi ero inflitta.
"È per colpa mia se l'hai fatto?.."domandò tirandomi dolcemente in alto l'arto.
"N-non è niente, non preoccuparti..." risposi insicura.
Abbassai lo sguardo e giocai con un sassolino del marciapiede.
Tirò il mio mento in su per poter vedere i miei occhi.
Una lacrima traditrice varcò la mia guancia e mi ritrovai tra le braccia di Dylan.
Mi baciò la fronte per poi tirami indietro da sè.
Prese il mio viso tra le sue mani e mi guardò in segno di approvazione.
Annuii lievemente.
Si avvicinò al mio viso e, le sue labbra, sfiorarono le mie per poi finire in lungo bacio.
Non potevo stare senza di lui.
"Ti amo bambina" sussurrò a fior di labbra dal mio viso.
Sorrisi spontaneamente e ricominciai ad avere un contatto con la sua bocca.
Ogni volta che ci baciavamo sentivo, nel mio docile cuore, di volerne ancora.
Non volevo mai staccarmi, ma l'assenza d'aria poteva risultare un problema.
Io amavo Dylan.

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