"Yvonne, vuoi che ti accompagni a casa tua? Non posso lasciare una ragazza così bella qui, in balia di uomini mal intenzionati"
Rincontrai gli occhi di Ivan, era diversi da quelli di Dylan.
Dylan aveva occhi lucenti, che, con la luce del sole, diventavano come oro.
I suoi occhi erano profondi, indecifrabili potrei aggiungere.
I suoi occhi avevano visto i miei in forme diverse.
In un modo triste, felice, di rabbia e di vuoto.
Dovevo dire di sì? Dovevo tornare dal biondo? O semplicemente non tornare più?
"Sì, grazie Ivan" dissi con un sorriso.
Le lacrime erano assenti, mi ero calmata.
"Va bene gioia, fammi strada" disse facendo un lieve sorriso.
Annuii e camminai.
Eravamo vicini, ma non troppo.
Perché? Perché il mio cuore aveva una lettera incisa sopra, ed era 'D'.
Avrete già capito, quindi non sto qui a spiegarvi chi è.
"Allora Yvonne, quanti anni hai?" Mi chiese Ivan.
I suoi occhiali gli davano un'aria da intellettuale.
"Ne ho diciassette, tu Ivan?" Chiesi guardando i suoi occhi.
"Un mese fa ho fatto i diciannove anni" disse con un sorriso.
"Stiamo arrivando" dissi guardandolo tendendo il viso, per far apparire un sorriso.
"Perfetto, ora vado.." Non gli feci finire la frase.
"Dai su, vieni a casa mia, c'è anche il mio ragazzo" dissi sorridendo.
"Il tuo ragazzo?.." Chiese intontito.
Sarà stato geloso? Ma che mi saltava in mente?
"Va bene.." Disse con un debole sorriso.Bussai alla porta.
"Arrivo!" Disse una donna.
Era Rosa, con un voce calma.
La porta si aprì.
Rosa, appena mi vide, mi abbracciò avvolgendo il mio corpo.
"Ciao tesoro, è un tuo amico?" Disse guardando Ivan.
"Sì nonna, Dylan è qui?" Chiese con un po' di speranza.
"No Yvonne, mi ha salutato e se ne è andato. È successo qualcosa di grave?" Disse in risposta Rosa.
Se grave voleva dire scappare per una sigaretta, sì, era grave.
"Non è importante" dissi con un sorriso falso.
Ivan si fece avanti e si presentò "Salve signora, mi chiamo Dylan"
Dylan? Avevo sentito bene?
"Come hai D-detto?" Dissi titubante.
"Ho detto che mi chiamo Ivan, tutto okay gioia?"
Avevo una confusione in testa.. In ogni vedevo lui, insieme ai suoi occhi.
Ormai era parte di me, non solo del cuore.
Era parte della mia testa, perché aveva un angolo tutto suo.
In quell'angolo erano racchiusi i ricordi felice, le angosce, i litigi e tutte le nostre parole.
Dylan Arnold Wislow. Il nome dell'amore della mia vita, o almeno lo credevo.
Lasciatemi ai miei film mentali..
Spazio autrice
Salve gente, vi volevo ringraziare per le visualizzazioni.
Ormai vi sarete stancati, ma grazie ❤️
Grazie per aver letto,
Baci,
Ary
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Il messaggio che cambiò tutto.
Teen Fiction{"Lei non è perfetta, lo sa anche lei. Lei ai miei occhi è perfetta." Tratto dal capitolo 25.} La vita di un'adolescente con risate, ma altrettante lacrime. Un ragazzo, stravolgerà la sua vita. E se fosse questo ragazzo a causar...