12. Meeting

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«Lo vedi, Nello? Dove dobbiamo andare? Cazzo, non so dove si deve andare in questi cosi.» si lamentò Harry, in preda al panico, guardando ovunque alla ricerca di Louis. Niall rise e afferrò il suo polso, trascinandolo con sè verso una massa di persone sistemate in quella che doveva essere una fila, ma che evidentemente era solo...una massa di persone puzzolenti.
Tralasciamo, ovviamente, il fatto che Harry si fosse fatto la doccia almeno tre volte di seguito, che si fosse spruzzato litri di profumo addosso e che avesse comprato degli abiti nuovi solo per quell'incontro. Ma voleva essere presentabile, giusto per dare una buona impressione. Si sorprese quando alcune ragazze riconobbero lui e Niall e li indicarono strillando come pazze, attirando l'attenzione di altre persone e così, via, fino a quando quello ad alzare lo sguardo dal poster che stava autografando, non fu Louis.

A causa di tutta la folla di ragazzine urlanti, non erano ancora riusciti a vedersi ma quando una guardia della sicurezza raggiunse Harry e Niall, entrambi sentirono il cuore sobbalzare, chi per una ragione, chi per un'altra.

«Lo stiamo per incontrar-»

«È bello incontrarvi di persona, finalmente!»

Harry si voltò e per poco non morì d'infarto. Possibile che lo schermo del suo computer non riuscisse a mostrare tutta la bellezza del ragazzo che si trovava davanti a lui con un bel sorriso sul volto?

Era basso, decisamente molto basso, i suoi occhi erano blu, azzurri, celesti, mille sfumature differenti, e di persona era ancora più bello.

P.S. Ed Harry diventava ogni secondo più gay.

«OH DIO SANTO TU SEI TOMMOFF. IO TI AMO, CIOÈ, IO VIVO PER TE E NON POSSO CREDERE CHE TU SIA...S-S-» gridò Niall, scoppiando a piangere subito dopo. Harry sembrò risvegliarsi dalla trance momentanea causata dalla vista di Louis, e strinse a sè il suo migliore amico.

«Nello, non abbiamo fatto tutta questa strada per scoppiare a piangere. Incontri il tuo idolo e piangi? No, fai un bel sorriso, forza.» gli disse, sorprendendosi del tono dolce con cui parlò e guardando poi Louis, che imbambolato ricambiava lo sguardo.

«S-sì, hai ragione. Scusami, Louis. I-io sono Niall.» balbettò il biondo, porgendo la mano allo Youtuber che alzò gli occhi al cielo e lo attirò a sè abbracciandolo, o meglio, stritolandolo come aveva fatto con altri fan prima di lui.

«Sono felice di conoscerti, Niall. È bello vederti dal vivo e non attraverso della stupide foto! Vuoi qualche autografo? Foto?»

Il biondo annuì vigorosamente e si lanciò in un assalto di foto e immagini, gadget e varie cose da mostrare e farsi autografare, mentre Harry sorrideva nel vedere il suo amico così felice. Aveva finalmente regolato il respiro e calmato il batticuore di poco prima, quando, «E tu? Non hai nulla da dire? Ci sono Larry Shipper che aspettano un momento "intimo" da documentare su twitter.»

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