14. Bathroom

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Harry guardò distrattamente Louis mentre questi firmava autografi, e maledì mentalmente Niall per averlo lasciato solo in un momento del genere. Inoltre, il biondo era sparito da più di mezz'ora, ed iniziava a preoccuparsi. Si voltò appena sentì un «Harooold!» dietro di lui, e ripensò all'opzione "strozza il tuo migliore amico per averti lasciato solo in un momento critico", che viaggiava fra i suoi pensieri da un paio di minuti, ma Niall lo distrasse nuovamente.

«Che è quella faccia da funerale? Non ti ha baciato?» chiese il biondo mordendo un pezzo del panino enorme da cui fuoriscivano ketchup e maionese, guardando poi Harry.

«Ma chi se ne fotte di quel nano da giardino con gli occhi stupendi, andiamo via.» gridò senza neanche accorgersene, facendo si che la folla si voltassse verso di lui. Sul serio, iniziava ad odiare quelle ragazzine che urlarono, agitate come non mai e lo indicarono parlottando fra loro, mentre Louis e sua sorella lo fissavano stupiti.

«Odio il fatto che tutti mi guardino.» borbottò a bassa voce il riccio, per poi «Che volete? Non è colpa mia se è un nano.» gridare nuovamente contro la folla. Niall credette di star vedendo Harry impazzire pian piano, e sapeva che tutto quello non avrebbe portato a niente di buono, così «Andiamo in bagno, ti lavi la faccia, mangiamo qualcosa e poi appena arriva il pullman torniamo a casa, sembri un esaurito -o forse lo sei, ma in ogni caso, muovi quelle gambe da giraffa appena nata e quel culo tondo.» ordinò, afferrando il polso del ragazzo che sembrava in trance e trascinandolo con sè in bagno. Fecero come proposto da Niall: Harry si lavò la faccia per riprendersi almeno un poco, e poi andarono a mangiare qualcosa di veloce (nonostante Niall avesse già mangiato, ma dettagli).

«Che è successo con Louis?» chiese il biondo poco dopo, mentre insieme bevevano una cioccolata calda come dessert dopo il pranzo. Harry alzò le spalle e non rispose, sapendo che come al solito la colpa era la sua. Si era subito arrabbiato per delle stupide battutine che lo Youtuber stava facendo, e ne era sicuro, erano tutte state fatte di proposito per metterlo a suo agio, dato che anche un cieco si sarebbe accorto della sua tremarella nell'incontrare gli occhi blu di Louis.

«Haz, ti prego parlami. Non so cosa tu abbia fatto, o cosa lui abbia fatto, ma sei giù di morale, mentre dovresti essere felice. I-io credevo tu avessi finalmente capito.»

«Capito cosa?» chiese distrattamente Harry, girando il cucchiaino all'interno della tazza.

«Che sei gay. Nonostante ti ostini a dire che con Nick fu solo un'avventura, sai che non è così, a te è piaciuto stare con un ragazzo, e da quando vi siete lasciati sei improvvisamente tornato etero.»

Harry sbuffò e si alzò prima che l'amico potesse continuare la sua ramanzina, dirigendosi verso il bagno mentre sul cellulare controllava l'ora: erano passate quasi due ore da quando erano andati a mangiare, eppure ne mancavano ancora altre due all'arrivo del pullman. Fanculo, davvero. Alzò lo sguardo dal cellulare ed entrò in bagno, scontrandosi con un ragazzo. Si scostò per farlo passare e provò ad aprire uno dei cubicoli. La porta si spalancò e...

quello era Louis che pisciava?



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