31. Morning

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Si svegliò e mise una mano davanti alla faccia per impedire alla luce della finestra di uccidere i suoi occhi e si tirò su lentamente, imprecando contro il mal di testa che sembrava non dargli tregua. Sbuffò ed aprì gli occhi, osservando la propria stanza come fosse stata la prima volta.

«Finalmente! Credevo che avresti continuato a dormire per almeno altre due ore, ma dato che sei sveglio e non mi importa un fico secco del mal di testa che sicuramente avrai, ora subirai tutta la mia ramanzina. Prima però ho una domanda: come cavolo ti è saltato in mente, Styles?» disse Niall entrando in camera e urlando nell'ultima parte del lungo discorso facendo sussultare Harry, che alzò lo sguardo su di lui e lo guardò non capendo, data la velocità con cui il biondo aveva parlato e data la sua poca capacità nel capire qualcosa la mattina dopo una sbornia terribile come quella.

«Pongo nuovamente il quesito, mh?» chiese Niall, sedendosi accanto all'amico che afferrò il bicchiere d'acqua e la pillola che il biondo gli porgeva, ingoiando la seconda e bevendo in seguito la prima, per poi ascoltare il ragazzo davanti a lui, che «Come catacavolo ti è venuto in mente di mettere il tuo coso dentro la sua cosa?» gridò, guardando Harry che alzò un soppracciglio continuando a non capire.

«Che ho fatto?» chiese confuso e quando vide Niall diventare rosso, rabbrividì.

«Hai fottuto Georgia Austin, razza di coglione!» disse poi il biondo, stringendo i pugni e sospirando pesantemente.

E se Niall usava non uno, ma due termini del genere, c'era da preoccuparsi; e molto.

«Nello, io-»

«No, Harry! Tu niente! Cosa succederà ora? Eh? Non dirai nulla a Louis? Non ti ho cresciuto in questo modo, ti ho sempre insegnato a dire la verità, anche quando le cose si facevano troppo difficili e ti cagavi sotto piuttosto che affrontarle a viso aperto! Ma questa volta non scappi signorino, e sai perchè?» Niall tirò fuori il cellulare e lo mostrò ad Harry, «Quando Louis vedrà questa, e fidati che la vedrà dato che su Twitter c'è il delirio, ti troverà, e ti uc-»

«Ragazzi? Cosa sono tutte queste urla?» chiese Anne entrando in camera e guardando il figlio e successivamente Niall, che arrossì fino alla punta dei capelli e si sedette composto su un lato del letto tossicchiando.

«Harry vestiti, giù c'è una persona per te.» aggiunse poi la donna, uscendo dalla camera.

«Una persona?» mormorò Harry, sbiancando completamente e guardando Niall, che sorrise e aprì la porta della camera, «Solo perchè tu lo sappia, oggi è primo Gennaio e avevi promesso a Louis di passare con lui il Capodanno, ma hai preferito seguire me alla festa di Brian e fare boom boom con quell'essere chiamato Georgia Austin. Ora, se permetti, vado a salutare il mio idolo a cui ho personalmente mandato il tuo indirizzo, alias la persona a cui dovrai baciare i piedi ed implorare perdono.» disse poi, chiudendosi la porta alle spalle.

Ed eccola, la resa dei conti era arrivata.

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