19. Call me

6.3K 762 188
                                    

«Che giorno è?» bisbigliò Harry all'orecchio di Niall, dando uno sguardo annoiato alla lavagna sulla quale erano scritte milioni di parole che non si preoccupò di leggere.

«Harry, per la quindicesima volta, martedì.» ribattè il biondo a bassa voce, alzando gli occhi al cielo e prendendo appunti.

«Quanto è passato?» chiese ancora il riccio, e Niall gli diede uno scappellotto.

«Prima non lo sopportavi, ora non fai altro che chiedere quanto tempo è passato da quando è partito. E Cristo, sono passate appena dodici ore, Harry!» sbottò il biondo incrociando le braccia al petto e lasciando perdere per un minuto gli appunti, dando comunque occhiate alla lavagna e alla professoressa in caso si accorgesse delle loro chiacchiere inadeguate.

«Siamo rimasti insieme due settimane, l'avevo sempre intorno ed ora è sparito, se permetti m'incazzo!» gridò Harry, facendo calare il silenzio in classe e attirando su di sè occhiate sconcertate e l'espressione infuriata della professoressa, che gli indicò la porta invitandolo ad uscire dall'aula. Strinse i pugni mandando uno sguardo omicida a Niall e uscì imprecando a bassa voce.

Guardò i corridoi vuoti e alzando le spalle con indifferenza entrò nel bagno, diede un'occhiata distratta notando l'assenza di ragazzi e tirò fuori dalla tasca il cellulare, cliccando sullo schermo touch e avviando la chiamata con Loulou.

Dopo quattro squilli il ragazzo rispose e Harry si trattenne dal sorridere.

«Harry?»

Oh, beh, non aveva tenuto in conto il fatto che chiamando Louis gli avrebbe anche dovuto parlare, ma non era colpa sua se quel maledetto ragazzo gli mandava in pappa il cervello. Aveva avviato la chiamata solo per sentire la sua voce, quindi, per una volta, decise di essere sincero.

«Ciao Lou, tutto bene?»

«Uhm, sì, credo. Sono sul treno e mi hai appena svegliato.»

«Meglio parlarmi realmente che sognarmi, no?»

«Sbruffone, non sognavo te che parlavi al telefono con me.»

«E io che credevo fossi piccolo e tenero. Invece scopro che sei un porco che sogna momenti hot fra noi.»

«Piccolo e tenero, mh?»

Merda. Maledetta la sua lingua lunga.

«Smettila di prendermi in giro. Piuttosto, parlami di cosa hai fatto nelle ultime ore.»

«Ti annoierei, e non dovresti essere a scuola?»

«Lo sono, ma sono corso in bagno per parlarti, mi mancava la tua voce.»

«Ow Harreeeh!»

«Sì, okay -uhm -imbarazzante.»

«Mi piace quando mi fai complimenti.»

«Louu, cambia discorso, ti prego.»

«Cosa facciamo a Capodanno?»

«Verresti ad Holmes Chapel?»

«Credo di sì, hai qualche idea?»

«Sì, ma è una sorpresa.»

«Oh no. Non fare lo stronzo, ora me lo dici.»

«Niall mi chiama, devo scappare.Ti voglio bene, nanetto.»

«Harry non riattacca-»

Chiuse la chiamata ridacchiando e stupendosi di sè stesso. Possibile che Louis riuscisse a cambiare il suo umore da pessimo a tranquillo e rilassato?

Ma sicuramente non sarebbe stato così sollevato, se si fosse accorto del fatto che uno dei cubicoli era occupato.

Web 》L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora