50. Love you, need you here to stay

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Harry Styles era sempre stato un tipo perennemente indeciso e bipolare, quindi, quando la sua testa gli disse di rimanere in bagno, la ignorò bellamente, e per farsi del male, abbottonò la camicia e gettò la maglia per terra, uscendo dal bagno e rientrando in mezzo alla folla che da poco si era creata nella pista da ballo. Tutti concentrati nel guardare il palchetto improvvisato sul quale stava salendo Louis, che sembrava in ansia, per chissà quale motivo. Dietro di lui, Zayn, come al solito. Ed Harry non si sorprese nel sentire quel vuoto dentro al petto nel vedere il suo ex a pochi passi da lui e non poterlò toccare, nonostante poco prima lo avesse ignorato palesemente. Ma, era più per non piangere o disperarsi, che per altro.

«Un bell'applauso a Tommoff che è stato così gentile da venire come ospite al nostro party.» venne annunciato, Louis, da Daniel, il capitano della squadra di basket.

Lo youtuber salì sul palco e prese il microfono schiarendosi la voce e guardandosi intorno in asia.

«Salve a tutti. Sono stato chiamato per animare la serata o qualcosa del genere e mmh eccomi qui.» battè il piede a terra e fece passare lo sguardo su tutte le persone, fino a quando non incrociò quegli occhi verdi, che rimasero fissi nei suoi, prima di spostare la loro luce abbagliante e smeraldina a terra.

Louis sospirò non accorgendosi di stare facendo scena muta, continuando a fissare Harry, tanto che ormai quasi tutti si erano voltati a guardare il riccio, che a sua volta guardava a terra.

Louis si morse il labbro e posò il microfono da parte, scendendo gli scalini in fretta. Harry sembrò accorgersi solo in quel momento del ragazzo. Sgranò gli occhi ed indietreggiò, guardandosi intorno cercando una via di fuga.

Fece per raggiungere l'uscita d'emergenza, ma una mano attorno al suo polso lo fermò; o meglio, avrebbe potuto liberarsi, ma era come se una corda lo tenesse legato a Louis, tenuta stretta da un nodo da marinaio.

«Ho sbagliato.» mormorò Louis, «Stavo cadendo, non volevo portarti con me in questa caduta negli Inferi, e ho preferito rimanere da solo, rialzarmi senza l'aiuto di nessuno, ho preferito tagliarti fuori per farti stare meglio di come saresti potuto stare con me, ho preferito fare finta che tu non esistessi per cercare di dimenticarti, per cercare di farmi dimenticare da te. E sottolineo, ho cercato, dato che non ci sono riuscito. Di solito si dice che se si ama una persona, bisogna lasciarla andare nel momento in cui è tutto troppo difficile. L'ho fatto, e mai ho compiuto azione più sbagliata. Mi dispiace, e so che non basta. Sono un coglione egoista, e so che non basta. L'ho fatto per proteggerti, mi sono nascosto dietro la telecamera, immerso nel Web, ma non avrei dovuto farlo. Ho buttato tutto per i miei casini, e me ne pento tantissimo. Ti amo, e potrai anche non perdonarmi, ma io ti amo.»

Harry strinse il labbro inferiore fra i denti, voltandosi lentamente sotto il silenzio tombale calato sulla sala.

«Mi sono innamorato da tuo primo "Ciao a tutti, il mio nome è Tommoff

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