Louis: Sarò lì fra tre giorni. Arriverò il ventotto, è okay?
Harry: È perfetto, almeno avremmo giorni da passare insieme, da soli.
Louis: Non vedo l'ora :) Ci vediamo tra poco, Haz.
Harry: A presto.
Harry sospirò cambiando chat e cliccando sul contatto di Brian. Erano passati giorni, eppure non aveva ancora risposto al messaggio. Ringraziava il fatto che fossero cominciate le vacanze di Natale, o non avrebbe veramente avuto scampo, dato che sicuramente l'avrebbe incrociato per i corridoi. In teoria, il giorno di Natale, ossia quello stesso giorno, sarebbe dovuto essere bello e felice, mentre per lui era solo l'ennesimo giorno in cui i suoi pensieri si aggrovigliavano e creavano un miscuglio di ipotesi e situazioni impossibili. Aveva paura che quelli potessero fare del male a Louis, come un anno prima a Nick, e non se lo sarebbe mai perdonato. D'altra parte, non ci teneva a fare sesso con Georgia. Quella ragazza non era il suo tipo. Se avesse avuto i capelli corti e castani sistemati in un ciuffo, se fosse stata più bassa, con un sorriso mozzafiato e due occhi azzurri...insomma, se fosse stata uguale a Louis Tomlinson..no, non l'avrebbe comunque calcolata minimamente. Il suo Louis era inimitabile.
«Ti ho preso un regalo. Non è il massimo ma spero ti piaccia.» disse Anne, dopo essere entrata in camera sua ed essersi seduta nel letto accanto a lui. E dire che non si era accorto di nulla, tanto era immerso nei suoi pensieri.
«Perchè lo fai? Ti ho rovinato la vita, mamma.» mormorò prendendo fra le mani il pacchetto che la donna gli porgeva e rigirandoselo.
«Non hai rovinato nulla, tesoro.» ribattè la madre, baciandogli la fronte e attirandolo a sè per impedire che il figlio vedesse la lacrima solitaria che bagnò la sua guancia e che si affrettò ad asciugare.
«Sapevo tutto su Des, ma non ti ho detto nulla.»
«Har-»
«E chi si è scordato di comprare il regalo di Natale lo scorso anno, costringendo Gemma ad uscire all'ultimo minuto in auto?» la interruppe con voce rotta. Pensare che quello stesso giorno sua sorella se ne era andata per sempre, per colpa sua, lo distruggeva. In più ci si mettevano quegli stronzi con le loro scommesse idiote.
«Col tradimento di tuo padre tu non c'entri assolutamente nulla, Harold. E lo stesso vale per l'incidente di Gemma. Sono cose che succedono, non devi mai incolparti per cose di cui non hai responsabilità.»
Il ragazzo sbuffò e si tirò su, sistemandosi poi al fianco della madre e abbracciandola trattenendo le lacrime.
«Ti voglio bene, mamma.»
«Ti voglio bene anche io, tesoro. E anche Gemma ti vuole tanto bene, capito? Lei c'è sempre per te.»
Harry annuì e sentì le guance umide, così scoppiò definitivamente a piangere, stringendo più forte il corpo della madre a sè. Non era giusto, non potevano capitare tutte a lui. Possibile che la felicità fosse così lontana ed irraggiungibile per Harry Styles?
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Web 》L.S.
FanficNiall Horan è un fanatico del web: Facebook, Snapchat, Instagram, Tumblr, qualsiasi social network possibile ed immaginabile è installato nel suo telefono. Ma il social su cui passa la maggior parte del tempo è YouTube; il motivo? Tommoff, alias il...