Si era rovinato la vita, letteralmente.
E no, non stava esagerando, aveva rovinato tutto. Per una volta, una maledetta volta in cui si sentiva felice, aveva rinunciato per paura. Perchè era un codardo, il solito ragazzino spaventato dal mondo, ma sopratutto lo spaventava essere abbandonato. Perchè questo aveva fatto Nick, lo aveva abbandonato quando lui aveva più bisogno di sostegno. Ma infondo, come biasimarlo? Chi sarebbe rimasto con uno stupido sedicenne subendo con quest'ultimo le prese in giro, i pugni, gli insulti, gli scherzi? E Harry sapeva con certezza che neanche Louis avrebbe resistito a tutto quello. Perchè avrebbe dovuto, poi? Erano amici che si scambiavano baci e che si conoscevano si e no da un mese. Cosa poteva mai esserci di così speciale? Nulla. E Harry doveva fare in modo che così rimanesse la situazione, perchè se Brian e i suoi simpatici amici l'avessero colto a baciare Louis o cose simili, sicuramente gli avrebbero reso la vita un inferno. Non voleva, non poteva permettere che la sua merda ricadesse sul ragazzo
«Tesoro, non mangi nulla?» chiese Anne, aggrottando le soppracciglia.
Ed eccola, un'altra vittima delle sue cazzate. La donna a cui aveva strappato via la figlia. Scosse la testa regalandole un sorriso forzato e allontanò il piatto dal viso, spostando la sedia e dirigendosi al piano superiore.
«Harry, cosa c'è che non va? Sono tua madre, puoi parlare con me.» lo richiamò Anne, seguendolo e osservando il suo volto con espressione preoccupata, «Va avanti da una settimana questa storia. E cosa sono quei graffi?» continuò poi indicando le gote del ragazzo, che si ritrasse come scottato e trattenne le lacrime correndo al piano di sopra e sbattendo la porta, chiudendola poi a chiave.
Sentì il cellulare squillare e gridò per la frustrazione. Sapeva chi era, e ignorava chiamate e messaggi da parte sua, nonostante volesse solo correre da lui e stringerlo, dirgli che non voleva fermare tutto quello prima che cominciasse, ma che era stato costretto.
Ma, come al solito, ignorò la suoneria, spense il cellulare e si buttò a pancia in su sul letto, ritrovandosi due minuti dopo col computer sulle gambe e la pagina di YouTube aperta sul canale si Tommoff. Notò un nuovo video, risalente a qualche ora prima, e si bloccò, indeciso sul da farsi.
Aprire e farsi del male o lasciare definitivamente fuori dalla sua vita Lou- no, okay, la sapeva già la risposta, inutile rimurginarci sopra.
Cliccò sul video e attese con pazienza che caricasse, ma appena la faccia di Louis apparve sullo schermo lo bloccò, incapace di continuare. E non potè fare a meno di chiedersi perchè? Perchè una persona conosciuta in così poco tempo lo avesse completamente destabilizzato, perchè non riuscisse a rivederlo attraverso un video, perchè avesse quelle voglia incredibile di prendere a pugni qualcosa.
E per ultimo, perchè la sua lampada fosse a terra in mille pezzi.
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Web 》L.S.
FanfictionNiall Horan è un fanatico del web: Facebook, Snapchat, Instagram, Tumblr, qualsiasi social network possibile ed immaginabile è installato nel suo telefono. Ma il social su cui passa la maggior parte del tempo è YouTube; il motivo? Tommoff, alias il...