18. Not ready

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«Bene.» mormorò Harry, appena lui e Louis furono soli, senza telecamere intorno, nella camera in cui attualmente alloggiava il liscio, alias la vecchia camera di suo cugino, a casa della sorella di Jay, alias, casa di sua zia.

«Bene.» ripetè il liscio, a gambe incrociate, giocherellando con delle piume che spuntavano dal piumone blu scuro.

«Sono passati tredici giorni.» precisò Harry, afflitto. Sapeva già cosa avrebbe detto Louis.

«Domani parto.» gli ricordò, infatti l'altro, con tono incredibilmente triste.

«Lo so.» rispose, sospirano prima di prendere fra le mani quelle di Louis e incastrare le loro dita.

«Harry tu mi piaci, io ti piaccio, e c'è quel- quel qualcosa che ci lega. Lo so io, lo sai tu, e lo sa l'intero mondo. E so cosa vuol dire passare nella fase "sono gay o sono gli ormoni?", ma io -uhm, per me è importante che tu sappia ciò che penso.»

Harry annuì e alzò lo sguardo su Louis, incontrando i suoi occhi. Il liscio prese un respiro profondo e «Non ho mai creduto nel colpo di fulmine, nè ho mai pensato che mi potesse piacere così tanto qualcuno, e non parlo di amore, per carità, ma è comunque un sentimento -beh- forte. Insomma, è cominciato tutto da uno stupido insulto sul Web e ora ci troviamo qui, insieme, a decidere cosa fare con questa cosa. Sappi che a me piac-»

«Anche a me piacerebbe..Ho parlato con Nello e -uhm, non ho esperienze fantastiche per quanto riguarda l'omosessualità, ma potremmo conoscerci lentamente e vedere come va? I-io non voglio fare tutto con la fretta; ho bisogno di pensare, ho bisogno di capire, e tu mi puoi aiurare in questo, sì? Non fraintendermi, Lou, adoro baciarti, adoro te, insomma, mi piaci, ma credo sia troppo presto.»

Louis annuì, concordando col ragazzo, «Prenditi il tempo che vuoi, Harry, io sono qui, non scappo. Insomma, ho ancora tre città da visitare, ma rimarrò in Inghilterra, e in ogni caso per Natale sarò a casa, a Doncaster, e Holmes Chapel non dista poi tanto, quindi se ti va potremmo passare il Capodanno insieme? O qualcosa di simile? Per continuare questa cosa e vedere se funziona, se ti piace questo noi, se ti senti a tuo agio, ecco.»

Harry sorrise ed annuì in risposta. Era certo del fatto che Louis lo avrebbe capito. Era anche certo del fatto che quella per l'incredibile ragazzo davanti a lui, non fosse solo attrazione fisica, ma voleva assicurarsi di essere pronto, prima di fare un passo enorme e ritrovarsi in una relazione con un ragazzo, che oltretutto conosceva da sole due settimane. Il tutto si sarebbe sviluppato lentamente, tutto sarebbe andato bene e lui avrebbe confermato la sua ipotesi del "sono gay e Louis mi piace" o quella del "sono etero e Louis è stato solo una svista". Inutile dire che circa otto milioni della popolazione terrestre, lui compreso, speravano scegliesse la prima opzione. Doveva solo capire. Capire come agire, cosa fare e come reagire a Louis Tomlinson. E sì, passare il Capodanno insieme sembrava una bella idea.

«Grazie Lou, sono felice del fatto che tu capisca.»

«Non devi ringraziarmi, finto lupo.»

Harry aggrottò le soppracciglia, «Finto che

«Finto lupo. In chat fai il figo stronzo ed attraente, poi davanti a me diventi un docile agnellino. E guarda queste guanciotte!» spiegò Louis, pizzicandogli una guancia e facendogli arricciare il naso.

«Smettila! Sono pericoloso, sai?»

«Ah sì? Pericoloso quanto?»

«Lo vedrai più avanti, quando il ragazzo stronzo ti farà venire di persona, e non attraverso lo schermo del cellulare.» sussurrò seducente, il riccio, lasciando un bacio bagnato sul collo del ragazzo, che rabbrividì all'istante, per poi imprecare contro Harry quando questi si scostò e gli sorrise angelicamente.

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