«Pronto?» rispose la voce fine e acuta di Louis dall'altra parte del telefono, ed Harry si trattenne dallo schiaffeggiarsi, perchè quella voce solitamente squillante e piena di gioia ora appariva spenta, nonostante rimanesse acuta.
«Ciao, sono io.» replicò, sedendosi sul letto e mordendosi il labbro inferiore in attesa di una risposta.
«Lo so, dimmi.»
Mi dispiace, perdonami se puoi, non voglio farlo, ma devo.
«Ti ho chiamato dopo aver visto il video. Volevi una chiamata? Eccola qui. N-non voglio nulla con te, ho -ho sbag-»
«Harry.»
«Cosa?»
«Non ti crede nessuno.»
Era così sgamabile? Sul serio? Sbuffò e non rispose, aspettando che Louis continuasse, cosa che il ragazzo fece dopo un pesante sospiro.
«Non so perchè mi importi tanto di un finto etero che mi ha "lasciato" -diciamo così- con uno stupido messaggio a cui inizialmente ho perfino creduto, e avrei continuato a farlo se non mi avessi chiamato. Perchè, come hai detto tu poco tempo fa: dietro uno schermo siamo persone totalmente differenti. E sai una cosa? È facile mentire non guardando una persona negli occhi, non parlandogli, ma lasciati dire che sei veramente un pessimo attore. Se fossi davanti a te in questo momento cosa faresti? Scoppieresti a piangere?»
Probabile.
«Certo che no, non sono una mezza sega, Louis. E in ogni caso hai frainteso.»
«Ah sì? Allora dimmi che non vuoi avere niente a che fare con me, forza.»
Già, forza Harold, diglielo.
Aprì la bocca ma la richiuse. Era sempre stato un bravo attore, era riuscito a convincere il mondo della sua eterosessualità ed in quel momento, davanti a Louis Tomlinson, balbettava e non riusciva a parlare come un normale umano? Wow.
«Louis, smettila.»
«Avanti Harold, se lo pensi non sarà così difficile dirlo.»
«Vaffanculo, sul serio.»
«Anche io ti amo tanto, già. Ora comunque sono più tranquillo, non ero del tutto sicuro della riuscita di questa chiamata, ma devo dire che sono felice di aver fatto il video in cui mi ridicolizzo per te.»
«Non ti sei ridicolizzato, eri tenero, sembravi un orsetto.»
«Disse l'etero convinto.»
«Tomlinson, taci.»
«Ora posso sapere il motivo di quel messaggio? È la distanza? Se è questo posso capire, davvero Harry, o il non conoscerci ancora attentamente, ma non un semplice "non sono gay".»
E quelle parole lo fecero tornare a ricordi che per il momento aveva portato lontano, grazie alla voce di Louis, grazie a quello che ormai era diventato la sua boccata d'aria, il suo evadere da quella vita che odiava con tutto sè stesso, fatta di finzione, inganni e scherzi poco graditi. E prese perfino in considerazione l'idea di raccontargli tutto, di spiegargli il motivo che l'aveva spaventato a tal punto da farlo allontanare drasticamente da lui, da farlo ritrarre. Ma non poteva.
«Credo sia stato solo un dubbio temporaneo, uhm.»
«Che vuoi dire?»
«Ho pensato qualcosa come "non sono gay, ora glielo dico e la finisco qua."»
«Harry, non sei così stupido, dimmi che è successo.»
«Louis, ti prego.»
«Harry.»
«I-io...okay.»
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Web 》L.S.
FanfictionNiall Horan è un fanatico del web: Facebook, Snapchat, Instagram, Tumblr, qualsiasi social network possibile ed immaginabile è installato nel suo telefono. Ma il social su cui passa la maggior parte del tempo è YouTube; il motivo? Tommoff, alias il...