39. Boyfriend

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«E se invitassi la tua famiglia qui da me?» chiese Harry, accarezzando i capelli di Louis, che alzò la testa dal suo petto e lo squadrò con sguardo critico.

«Non sei serio, vero?» ribattè poi, inarcando un soppracciglio e  ridacchiando. Il riccio lo guardò non capendo; quale sarebbe stato il problema? Quando Louis si accorse che no, Harry non scherzava, sbuffò e si sistemò meglio sul ragazzo.

«Non per smontarti le fantasie, ma prima o poi dovremmo affrontare il fatto che-»

«Tu sei di Doncaster, spesso viaggi, io non ho ancora finito la scuola-»

«Non stiamo neanche insieme.» lo interruppe Louis senza pensare alle parole che pronunciava, mordendosi il labbro e poggiando nuovamente la testa sul petto di Harry, che si zittì all'istante, prima di pizzicare una guancia di Louis e «Potresti guardarmi un secondo? Tommoff?» lo richiamò ridacchiando e notando, appena Louis obbedì alla sua richiesta, l'accenno di sorriso sulle sue labbra.

«È la seconda volta in tutta la mia vita che lo chiedo, e spero sia anche l'ultima. Idolo di Niall Horan, vuoi essere il mio ragazzo?» chiese poi il riccio, attendendo con ansia la risposta e ricevendo un bacio seguito da dei «Sìsìsìsì, ovvio, sìsì certo!» entusiasti.

«Perfetto, uno dei punti è sistemato. Ed ora, basta parlare di quello che succederà o mi rovinerò la giornata.» disse Harry, voltandosi verso la sveglia e guardando l'orario, mentre la sua pancia prese a brontolare provocando delle risatine da parte di Louis.

Harry gli fece la linguaccia e «Sono le cinque, non ho pranzato e manco mi sono accorto del fatto che siano passatetre ore da quando sei arrivato. Vedi cosa mi fai, Tomlinson? Non va bene, assolutamente no.» esclamò, ironicamente, puntando il dito contro Louis, che glielo morse sorridendo e risistemandosi sopra di lui abbracciandolo per quanto possibile. Harry sorrise intenerito e ricambiò l'abbraccio.

«Forse potrei.» affermò Louis poco dopo, poggiando il mento sul petto di Harry, che aggrottò le soppracciglia facendogli capire di continuare il discorso e spiegare. Louis prese un respiro profondo e «Potrei chiedere a mamma, Mark e le mie sorelle di venire qui, se ci tieni. Insomma, mi piacerebbe fare incontrare le nostre famiglie, anche se forse è troppo presto.» osservò Louis, ed Harry annuì sovrappensiero, per poi alzare le spalle un poco, «Non è troppo presto, infondo ci vediamo da mesi e poi,» tirò Louis a sè e gli lasciò un rumoroso bacio sulle labbra, «ti amo.» concluse sorridendo.

Louis sentì un intero esercito di elefanti muoversi nella sua pancia e trattenne un enorme sorriso baciando nuovamente Harry, «Ti amo anche io. Ti ameranno anche mia madre, Mark, Lottie, Fizzy, Phoebs, Day-»

«Frena frena, chi sono tutte queste persone?»

«Mia madre e le mie sorelle,» disse semplicemente Louis, «oh e Mark è il mio patrigno, non conosco mio padre, ho solo alcune foto e so solo il nome...non so neanche il cognome o dove viva. Mamma lo odia e non mi ha mai detto nulla di più.»

Harry annuì e gli posò un bacio sulla fronte senza chiedere altro.

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