Capitolo 22

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Prima di leggere: Provate ad indovinare di chi sarà questo POV dopo il primo paragrafo e vincerete un bacio da parte di Harag o Morgue (ma attente, Morgue appartiene a Mybook2000 e potrebbe uccidervi, ahah) scherzi a parte, dedicherò un capitolo a chi lo farà ed indovinerà! :P

<<Quella maschera ti dona molto>> se non fosse stata un angelo, avrei pensato che si stesse prendendo gioco di me.

<<Sei l'ultima persona da cui mi aspettavo di udire tali parole>> ammisi osservandola attentamente, il mio sorriso era ben nascosto.

Non rispose, i suoi occhi azzurri smisero di osservare i miei per guardare le luci della città visibili dal balcone dove entrambi ci eravamo presi un attimo di pace.

<<Non hai ballato questa sera>> dissi osservando come alcuni ciuffi biondi ribelli sfuggivano dalla lunga treccia per solleticare il suo collo candido.

<<Non ne avevo voglia, non amo particolarmente danzare o le feste in generale>> non avevo dubbi riguardanti quella risposta, era sempre stata in disparte ad osservare tutto invece di partecipare e a lei andava bene così.

<<Tuo marito non si preoccupa molto di te, non si è accorto nemmeno della tua assenza>> indicai con lo sguardo Michele aldilà della finestra che danzava con angeli e demoni conversando pacificamente.

<<È qui perché é stato Lui ad ordinarlo e sta semplicemente eseguendo i suoi ordini, gli è molto devoto e lo sai bene>> certo, Lui veniva prima di tutto per Michele, anche prima della sua stessa moglie.

<<Potremmo dire lo stesso di tua moglie, l'ho vista danzare che numerosi uomini e non preoccuparsi della tua assenza>> puntò la folta chioma riccia di Lilith che danzava sorridente.

<<Non mi preoccupa affatto, nessuna donna tradirebbe mai me>> mi beccai un'occhiataccia che mi fece sorridere ancora di più, mi piaceva stuzzicarla.

<<Come vanno le cose... lì giù?>> chiese fingendo interesse nei confronti del mio regno, stava solo cercando un qualsiasi pretesto per continuare la nostra conversazione ed io stetti al suo gioco.

<<Tutto bene, siamo molto impegnati ad uccidere, bere, mangiare... dovresti venire a trovarci di tanto in tanto>> mi beccai un pizzicotto sul braccio che non mi fece neanche il solletico ma per farla contenta finsi di aver provato dolore passando sopra la mano nel punto in cui le sue dita delicate si erano posate poco prima.

<<Non tornerai mai, vero?>> ed ecco quel barlume di speranza brillare nei suoi occhi.. Non aveva mai smesso di sperare in un mio ritorno, mai.

<<No, non tornerò. Ma tu puoi sempre raggiungermi...>> il mio tono si fece serio, quante volte avevo provato a portarla con me? Ma il suo animo era troppo buono, io stesso non avrei mai voluto vedere le sue mani sporcarsi di sangue.

<<Non posso, lo sai>> sussurrò tristemente, istintivamente portai il dorso della mia mano ad accarezzare le sue guance rosee, erano così morbide che sembravano fatte di cotone...

<<Nithaiah>> la voce di Lilith fece sussultare entrambi e subito ritirai la mia mano dalla guancia dell'angelo che si guardò intorno nervosamente.

<<Lilith>> dissi osservando la mia regina venirmi incontro radiosa come sempre, era bella come un tempo ma era ormai cambiata, non era più la fanciulla che era stata capace di attirare la mia attenzione.

Il Mio Dolce PeccatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora