Capitolo 51

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Aleira Pov

<<Emma... pssss Emma svegliati>> sussurrai scuotendo la demone che non aveva proprio una bella cera.

<<Che ci fai qui?>> perfetto, pensai, voltandomi verso Morgue che era appena apparso nella stanza.

<<Ordini di Vassago>> dissi semplicemente, ci mancava solo lui.

Circa un'ora prima avevo salutato Harag che assieme a Caliel ed Aamon era partito per la Terra, subito dopo ero stata raggiunta da Vassago con nuovi ordini.

Con la confusione nata dalla guerra, Semeyaza avrebbe potuto attaccare me ed Emma dunque dovevamo nasconderci... nel fondo degli inferi.

<<Di cosa si tratta?>> chiese Morgue avanzando mentre Emma iniziò ad aprire gli occhi evidentemente confusa.

<<Non dovresti essere sulla terra con gli altri sei?>> chiesi evitando di rispondere alla sua domanda, non avevo intenzione di dire nulla a nessuno.

<<Ci andrò presto, sono passato a salutare Emma>> disse sbuffando, arrossii immediadatamente ed iniziai a balbettare per l'imbarazzo.

<<Oh... Già... Voi due>> dissi allontanandomi dal lettino e uscendo dalla stanza.

Mi ci volle tutta me stessa per non origliare e contai i secondi impaziente, non avevamo tempo da perdere... Dei passi nel corridoio mi fecero sussultare, era Vassago che mi veniva incontro con un'espressione alquanto seccata.

<<Davvero, sei una buona a nulla>> disse facendo poi cenno di non con il volto, quando fu dinanzi alla porta di Emma e Morgue la aprì con forza..

Maledissi me stessa, la stanza era vuota, nessuna traccia di nessuno dei due.

<<Ora che si fa?>> chiesi mortificata, Vassago sembrò pensarci un attimo su prima di rispondere.

<<Non abbiamo tempo da perdere, andiamo solo noi due>> disse prendendomi poi per mano e trascinandomi verso l'esterno.

<<Non possiamo teletrasportarci lì?>> chiesi quando l'aria soffocante degli inferi colpì il mio volto, mai come quella volta soffrii di quel calore.

<<Perdi colpi demonietta... La tua parte angelica vuole svegliarsi di già?>> chiese Vassago notando la mia espressione di sofferenza, la mia parte angelica... svegliarsi?

<<Rispondi alla mia domanda Vassago>> dissi evitando lo sguardo del demone mentre iniziammo a percorrere la discesa per il fondo degli inferi.

<<Non ci si può arrivare con il teletrasporto, altrimenti sarebbe troppo facile, no?>> spiegò, diversi demoni percorrevano la discesa, chi saliva e chi scendeva... Un grande caos era presente e fu Vassago ad impedire che alcuni di loro mi colpissero.

Più scendevamo e più si faceva buio, ad illuminare le vie erano delle torce in legno appese alle mura di roccia che seguivano la discesa a chiocciola verso il fondo degli inferi.

<<Vassago>> dissi quando iniziai a sentire forti urla e lamenti provenire dal percorso che ci era davanti, una puzza orrenda si insidiò nelle mie narici e per poco non vomitai.

<<Fermiamoci un attimo>> disse lui osservandomi, era più serio del solito e iniziava a starmi persino simpatico.

<<Ti è mai stato parlato del luogo in cui stiamo andando?>> chiese poi, poggiando le spalle sulla parete di roccia e sorridendo.

<<Vagamente>> risposi aggrottando la fronte, un altro urlo mi fece rabbrividire.

<<Per raggiungere il fondo ed essere al sicuro, dobbiamo attraversare i nove cerchi dell'inferno>> quelle parole mi sorpresero, risposi immediatamente.

Il Mio Dolce PeccatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora