Capitolo 47

4.8K 290 126
                                    

Aamon POV

<<Era di tuo gradimento?>> chiese Caliel non appena feci cadere il corpo della donna che mi aveva portato sul pavimento, dovetti ammettere che aveva scelto bene... proprio come piacciono a me.

<<Abbastanza>> risposi, ero sotto le coperte con addosso solo una canottiera e un pantaloncino, non mi aspettavo che sarebbe tornato così presto e mi aveva lasciata alla sprovvista.

<<Ti senti meglio?>> chiese calciando il corpo sul pavimento, allontanandolo dal letto.

<<Leggermente>> ammisi, la mia schiena era poggiata sullo schienale del letto, Caliel era seduto sul bordo accanto a me.

<<Hai bisogno di sangue, questa sera iniziamo con le trasfusioni>> mi disse ed io annuii, non vedevo l'ora di tornare in me!

<<Riguardo i tuoi poteri...>> disse poi lui, oh no! Me lo avrebbe rinfacciato a vita!

<<Non iniziare, verginello! Ti ringrazio per il pasto ma ora puoi pure andar via!>> dissi cercando di spingerlo giù dal letto ma senza successo, lui rideva di gusto.

<<Aamon, hai mai usato i tuoi poteri?>> mi chiese poi diventando serio, io mi rabbuiai.

<<Una volta, ma non hanno avuto l'effetto che desideravo>> risposi, non volevo ricordare quell'episodio.

<<Ti va di parlarne?>> mi chiese, gli sorrisi e poi risposi <<No>> cosa pensava? Che gli bastava farmi gli occhiali dolci?!

<<Stai bene?>> mi chiese quando dovetti mantenermi alle sbarre del letto per non perdere l'equilibrio e cadere di lato dal letto come un salame, non sarebbe stato un bello spettacolo!

<<Non molto, devo riposare, lasciami sola>> dissi, l'aria era più pesante del solito ed era difficile da respirare.

<<Hai bisogno di sangue, immediatamente>> disse allarmato guardandosi attorno. Aveva ragione, ero davvero a pezzi!

Il suo sguardo si soffermò sulla mia limetta delle unghie, lo guardai sconvolta tagliarsi il labbro inferiore con questa... ma di tutte le parti del corpo... proprio il labbro si doveva tagliare? Lo guardai imbarazzata, mi stava venendo incontro e non avevo modo di scappare, afferrò la mia testa e mi forzò a premere le mie labbra sulle sue, il sapore del sangue fu pungente, non mi piaceva, per questo preferivo le trasfusioni!

Sebbene il sapore fosse orrendo, sentire la lingua di Caliel muoversi sulle mie labbra mi aiutò a superare "l'agonia". Dovevo ammetterlo, Caliel mi piaceva come mai mi era piaciuto prima. Mi faceva sentire al sicuro, riusciva ad intravedere le mie insicurezze senza soffermarsi sulla mia apparente freddezza e compostezza.

Ormai non stavo più solo bevendo, ero anche una sua vittima, vittima delle sue carezze mentre saliva sul letto assieme a me, buttando via le coperte.

<<Aamon>> disse poi, staccandosi un attimo dalle mie labbra. Sentirlo pronunciare il mio nome mi faceva uno strano effetto, era piuttosto piacevole, forse reagivo così semplicemente per via della mia momentanea debolezza.

<<Cosa c'è?>> chiesi con il fiatone, i suoi capelli biondi sfioravano la mia fronte, i nostri occhi erano così vicini da rendere nulla la visione di tutto il resto, eppure grazie al contatto tra i nostri corpi sapevo perfettamente che lui era eccitato quanto me in quel momento.

<<Non stai usando i tuoi poteri, vero?>> chiese leggermente malinconico, gli sorrisi.

<<No, non li sto us..>> non finii di parlare che mi baciò di nuovo, sarà pure stato un verginello ma non era un novellino nei baci. Ormai bere non era più la priorità, eravamo passati a togliere l'uno i vestiti dell'altro, ci eravamo persino dimenticati della presenza di un cadavere nella camera!

Il Mio Dolce PeccatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora