Capitolo - 1 Risveglio

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Mi svegliai stordita in una stanza buia, non ricordavo di essermi addormentata. Avevo la schiena a pezzi e non appena provai a tirarmi su una forte fitta di dolore al collo mi fece trasalire. Tastai con le mani il suolo sotto di me, ma dove ero?

《Sei sicuro sia lei?》 Un bisbiglio mi fece voltare alla mia destra, strinsi gli occhi nel tentativo di mettere a fuoco qualcosa ma fu inutile.

《Certo che lo sono, per chi mi hai preso? È lei la prescelta questa volta》
Prescelta? Ma di cosa stanno parlando? E dove mi trovavo?

《Harag dì qualcosa》sussurrò una voce femminile che venne susseguita da un brontolio spaventoso.

Se non fosse stato per il dolore lancinante su tutto il corpo, avrei pensato di ritrovarmi in uno dei miei soliti incubi. Silenziosamente cercai di muovermi, mossi per aria le mani alla ricerca della parete più vicina ma tutto ciò che trovai furono due gambe dure come il marmo. Sobbalzai dalla paura nello stesso momento in cui una luce artificiale colpì i miei occhi ormai abituati alle tenebre.

《Avresti dovuto legarla》aprii gli occhi e vidi una donna molto formosa mi venne incontro. Non capii se la mente mi stava giocando strani scherzi ma per un momento i suoi lunghi capelli rossi sembrarono danzare come il fuoco. Quando i miei occhi incontrano i suoi fui sicura di non essere più in me, ogni dolore mi parve svanire, lasciando posto a un piacevole formicolio. Mi venne una voglia improvvisa di alzarmi e correre fra le sue braccia, affondare le mie mia mani fra i suoi capelli e..

《Poverina...》 la sua voce spezzò l'incantesimo che sembrava essersi abbattuto sul mio corpo, si chinò verso di me e strinse il mio mento tra le sue mani. Provai a parlare ma emisi solo un piccolo gemito, mi tastai la gola e mi accorsi che la pelle sembrava essersi gonfiata. Mi guardai attorno e mi accorsi che oltre alla donna misteriosa, altre sei figure mi circondavano. La luce fredda illuminava appena quello che sembrava essere uno scantinato, io mi trovavo nell'angolo più lontano dalla porta. Le quattro mura non erano adornate, l'intonaco cadeva a pezzi ed il soffitto umido era di un colore tendente al giallastro.
Al centro della stanza vi era un tavolo rotondo circondato da nove sedie, sembrava tutto provenire da qualche discarica, storsi il naso dal cattivo odore e tornai a concentrarmi sulle figure misteriose che erano rimaste stranamente in silenzio.

Un ragazzo che sembrava avere la mia età si fece avanti, indossava un completo elegante, sembrava quasi cucito su misura per quanto gli calzava bene. Le sue iridi verdi avevano delle strane pagliuzze rossastre, fui sorpresa quando tirò fuori dalla sua tasca un fazzoletto di stoffa e lo avvolse attorno alla sua mano prima di porgermela aiutandomi ad alzarmi. Era tanto affascinante quanto macabro, non riuscii a sostenere il suo sguardo, mi sembrava quasi mancare il fiato.
《Dove sono?》finalmente riuscii a parlare, sebbene la voce mi uscì fioca.

《Mi scuso per il brusco risveglio. Presto tutto ti sarà chiaro, per iniziare mi presento: il mio nome è Morgue e questi sono i miei fratelli e sorelle. Su avanti presentatevi》Morgue ripose il fazzoletto nella sua tasca,  indicando poi il resto della strana combricola.
La prima a presentarsi fu Ilara, una ragazza all'apparenza adolescente ma con una voce decisamente adulta. Hals fu il secondo, le guance paffute si sollevarono in un sorriso che mi fece venire il voltastomaco, i suoi denti appuntiti e ben visibili non potevano essere umani. Riconobbi la donna dai capelli color fuoco poggiare una mano sulla spalla di Hals per invitarlo a chiudere la bocca, disse di chiamarsi Lust.

Mi voltai verso la mia sinistra, gli ultimi tre stavano prendendo posto a tavola, la ragazza che si presentò come Kasal a stento mi osservò, così come Harag, uno degli ultimi fratelli. Infine venni accompagnata a sedermi da Lakota, un ragazzo dal naso aquilino e folti capelli corvini che incorniciavano il suo viso scarno.

Quando presi posto mi accorsi che una sedia rimase vuota, mi voltai alla ricerca della porta, sgranai gli occhi quando mi accorsi che sembrava essere sparita. Morgue si schiarì la voce, quando ebbe la mia attenzione mi sorrise, invitandomi a presentarmi a mia volta.

《Il mio nome è...》 per un attimo mi sembrò di averlo dimenticato. Come si fa a dimenticare il proprio nome? Lo guardai confusa ed allora mi resi conto di non sapere più chi fossi. Tutti mi guardarono sorridenti, come se sapessero cosa stessi pensando.

《Tranquilla, è più che normale>> continuò Morgue, da quando avevo aperto gli occhi l'aria si era fatta sempre più fredda, la luce iniziò a tentennare e a ogni mio respiro si formava una piccola nuvola di condensa.
《Come può essere normale? Dove mi trovo?》il mio tono di voce fece sghignazzare tutti tranne i due più indifferenti, Kasal e Harag.
Lust posò la sua mano sulla mia e usando il suo tono ammaliante disse 《Sta tranquilla, il tuo nome Aleira e sei in viaggio per l'inferno》.

Ciao a tutti! Spero che questa storia vi piaccia, in foto la protagonista: Aleira.

Nota 2022: sto modificando i capitoli, correggendo un po' di "orrori". Sto rivedendo anche i nomi dei capitoli, quindi potrebbe crearsi un po di confusione.

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