Capitolo 60

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<<Si ritorna alle origini>> Harag prese posto accanto a me, il barista ci aveva appena portato due birre, augurandoci una buona serata.

<<Avevo bisogno di schiarirmi un po' le idee>> dissi quasi in un sussurro.

<<Parlami dei tuoi problemi, è da tanto che non lo fai>> Harag parlò dopo aver bevuto quasi mezzo boccale.

<<È perchè poi tu perderesti la testa e addio mondo>> roteai gli occhi al cielo e lui abbozzò un sorriso.

<<Prometto di non arrabbiarmi>> a quella promessa ridemmo entrambi, certo, come no!

<<Ti fidi di me?>> chiesi sospirando, bevendo a mia volta.

<<Mi son sempre fidato di te>> e già capì che con quelle parole avrebbe dovuto accontentarsi del mio silenzio riguardo i miei problemi.

<<È stato Morgue ad uccidere Emma, vero?>> quella domanda mi sorprese, anche se non ero sicura di cosa rispondere, annuii.

<<Prima uccide Biska, poi Emma... Chissà cosa c'è nella sua testa oltre se stesso>> sbuffò scuotendo la testa, portai la mia mano sui suoi capelli ed iniziai ad accarezzarlo.

<<Io non potrei mai ucciderti>> affermai con la voce spezzata, quante volte durante la guerra avevo temuto di perderlo per sempre?

<<Tu non farmi arrabbiare e vivrai a lungo>> mi rispose afferrando la mia mano tesa verso di lui e baciandone il palmo.

<<Devi farmi un favore>> dissi poi, spezzando così l'atmosfera romantica che si era creata.

<<Ci siamo... dimmi, cosa devo fare?>> poverino, non aveva idea che stava per incazzarsi.

<<Devi parlare con Lucifero per me>> ed ecco che le mie tanto amate bestemmie ebbero inizio.

Kasal POV

<<C'è davvero bisogno che Aleira ti sgridi per farti tornare da me ogni volta? Va via!>> Vassago proprio non ne voleva sapere di lasciarmi in pace, ed io avevo raggiunto il massimo dell'esasperazione.

<<Guarda che sto andando contro tutto ciò che ho costruito fin ora, parlando con te! Questo nostro incontro potrebbe cambiare il futuro>> era davvero infuriato mentre evitava ogni oggetto che gli lanciavo contro. Lui! Infuriato? Ed io?! Maledetto, l'essere più odioso di sempre!!

<<Sai quanto me ne importa del futuro che vuoi tanto ottenere? Pensa un po' anche al presente vigliacco!>> urlai piena di rabbia smettendo di lanciargli oggetti contro, stavamo facendo un gran baccano, sperai che Lust non fosse nei dintorni.

<<Hai ragione, basta, ho sbagliato! Vuoi un po' di xanax per caso? Kasal per l'amor di Dio lascia che mi faccia perdonare>> sì, proprio per l'amor di Dio mi sarei lasciata convincere!

<<Va al diavolo, a cagare, va via, va dove vuoi ovunque tranne che da me!>>

<<Non vale così, non puoi farlo>> mi fece il muso e gli occhi dolci, tipico.

<<Ti rendi conto che sono seria?>> esclamai stanca, lasciandomi cadere sul letto.

<<No che non sei seria, ti conosco, sarei già morto se davvero fossi stata arrabbiata con me>> aveva ragione, purtroppo.

<<Va via, hai detto che il nostro incontro cambierà il futuro>> risposi strisciando verso il cuscino.

Le sue mani mi afferrarono dalle caviglie, impedendomi di muovermi ancora.

Il Mio Dolce PeccatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora