Capitolo 27

8.1K 422 132
                                    

Dunque, sono stata scoperta.
La punizione arriverà: cosa mi attende? Morte?

Quei pensieri dominavano la mia mente mentre aspettavo il verdetto del Signore tramite Michele.

Eravamo da soli, nella nostra stanza, lui mi fissava e nei suoi occhi leggevo tristezza, delusione... tutto per colpa mia.

<<Mi dispiace>> sussurrai nuovamente ma avevo ormai finito le lacrime, ero semplicemente stanca, volevo farla finita.

Quando gli occhi di Michele cambiarono colore capii che di fronte a me non vi era più il mio Re ma Lui, l'Altissimo.

<<Nithaiah>> sussurrò osservandomi, ora lo sguardo era freddo e distaccato.

<<Mio Signore>> risposi chinandomi al suo cospetto.

<<Sei perdonata>> disse immediatamente, io lo guardai sgranando gli occhi... perdonata? Portavo in grembo i figli del demonio! Perdonata? Mai avrei pensato di udire tali parole mentre immaginavo questo incontro.

Rimasi in silenzio senza fiatare, per cui fu Lui a continuare <<Sei perdonata ma ciò non toglie che sarai sottoposta a delle punizioni>> annuii a quelle parole.

<<Ti è proibito lasciare il paradiso per giungere sulla Terra né ti sarà permesso scegliere la caduta per raggiungere gli Inferi>> sussultai a quelle parole, non avrei più potuto visitare gli umani? Sfiorai il mio ventre annuendo, sempre meglio di morire assieme ai miei bambini.

<<Le stesse condizioni sono state sottoposte a Lucifero>> mi informò con uno strano sorriso in volto, cercai di non lasciar trapelare alcuna emozione nel sentire quel nome.

<<I tuoi bambini saranno sottoposti a delle prove prima di poterli reputare adatti al paradiso, nel loro sangue scorre quello di Lucifero. Manderemo uno di loro per primo sulla Terra, il secondo lo raggiungerà più tardi>> avrebbe separato i miei bambini? Portati via da me...

<<Non voglio>> sussurrai cercando di ribellarmi a quella proposta.

<<Puoi sempre scegliere di morire con i piccoli in grembo>> il suo tono di voce fece sembrare quella come una generosa offerta, un amaro sorriso mi comparve il volto, in realtà non avevo alcun tipo di scelta.

<<Michele ti parlerà del resto>> comunicò e subito dopo mi ritrovai nuovamente di fronte allo sguardo triste di Michele.

Aleira POV

<<Spiegami di nuovo perché stiamo usando un bus>> dissi ad Harag tenendomi stretta alla maniglia del mezzo di trasporto, non potevamo semplicemente teletrasportarci?

<<Preferirei non usare alcun potere, Moloch ci starà tenendo sott'occhio>> disse a denti stretti, era palesemente irritato dal trovarsi in quel posto pieno di gente che ad ogni frenata o curva finiva su di noi.

Nascosi il mio sorriso, mi divertiva la sua solita faccia irritata ma se se ne fosse accorto mi avrebbe uccisa all'istante.

Eravamo diretti in una zona della città meno visitata dalla gente, un quartiere ormai abbandonato dove il suo caro amico Belzebù ci aspettava.

<<Sei sicuro sia il bus giusto?>> chiesi nel momento in cui il bus frenò e per l'ennesima volta un tizio dietro di me mi finì addosso.

Il Mio Dolce PeccatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora