Capitolo 33

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In foto Aleira e Harag

Se ci sono errori perdonatemi, wattpad continua a spostare spazi e aggiungere lettere a suo piacimento, per questo ho ritardato così tanto per pubblicare! Spero il capitolo vi piaccia e grazie a chi mi ha raggiunta su facebook! A presto.
Ps come al solito ho trovato solo l'audio di un live, spero vi piaccia comunque.

Aleira POV

Emma era molto più nervosa di me,stringeva le sue mani in due pugni, io al contrario suo ero meno agitata, mentre fissavo mio padre.

Una tunica bianca comparve accanto a lui poco dopo, un angelo dai capelli biondi legati in una treccia ci salutò con un breve inchino, i suoi occhi azzurri si puntarono subito su Lucifero, le sue mani erano unite dinanzi al suo petto.

<<Gabriele>> lo salutò Lucifero con un cenno di capo, facendogli cenno di accomodarsi sulla poltrona accanto alla sua, l'angelo lo ringraziò prendendo posto. Dunque era lui Gabriele, l'angelo che aveva riferito a mio fratello che la sua prova era terminata...

<<Cosa succede?>> io ed Emma parlammo nello stesso istante, eravamo impazienti e vedere il Re degli Inferi accogliere un angelo con tanta tranquillità non faceva altro che peggiorare la situazione.

<<Oggi faccio da tramite per Michele>> disse l'angelo sorridente, un sorriso così ricco di bontà che mi fece venire il voltastomaco, Lucifero storse il naso nel sentire quel nome.

<<Puntuale come sempre>>rispose acidamente a quell'informazione, osservò prima Emma e poi me.

<<Se non ti dispiace Aleira,inizieremo con Emma>> disse e osservai la mia amica, accettai ed infatti ero curiosa anche io.

<<Emma....>> sussurrò Gabriele, la sua voce era cambiata, i suoi occhi erano diventati quasi neri, segno che a parlare non era lui ma bensì Michele.

Lucifero alzò gli occhi al cielo,camminando intorno alla stanza nervosamente, non doveva gradire molto la presenza di suo fratello, eppure aveva cresciuta sua figlia senza troppi problemi.

<<Sei bellissima>> disse andando incontro alla demone che rimase schiva, i suoi occhi esprimevano disprezzo.

<<Stammi lontano>> disse carica di rabbia e la capii, padre o non, Michele la aveva abbandonata per tutto quel tempo.

<<Lascia che ti spieghi>>continuò questo, Lucifero ridacchiava in un angolo mentre si versava del whisky in un bicchiere con il ghiaccio.

<<Parla>> disse allora Emma, quasi sputandogli addosso.

Michele spiegò come il suo animo e quello di Lilith fossero sempre stati in sintonia, come per volere del Signore sia sempre stato costretto a starle lontano in quanto regina degli Inferi e di come in una notte di debolezza aveva tradito la fiducia della sua compagnia e del suo Signore.

Non potei che provare disprezzo nei suoi confronti, non poteva giustificare ogni sua azione dietro a ''è quello che il Signore vuole'', era un essere privo di una vita propria se non nei momenti vissuti con Lilith, forse il giorno in cui Emma è stata concepita è stato l'unico giorno in cui Michele ha agito seguendo davvero i propri sentimenti.

Emma lo ascoltava e di tanto in tanto borbottava qualcosa, forse sperava che la verità le avrebbe portato un po' di pace ma in realtà più ascoltava e più soffriva.

Dopo l'episodio con Lilith, Michele aveva giurato di incontrare mai più la suddetta e di dimenticare sua figlia e lui lo aveva fatto. Non provava vergogna nel raccontarlo,avrei tanto voluto esprimere la mia opinioni per per rispetto verso di Emma non lo feci. Era lì in quel momento perchè gli era stato concesso.

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