Capitolo 7

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Un giorno impegnativo mi aspettava.

Quel martedì mattina mi svegliai di ottimo umore: spruzzavo eccitazione da tutti i pori.

Scaraventai in preda all'emozione il lenzuolo dall'altra parte del letto, il quale coprì il povero gatto nero che stava dormendo tranquillamente e che, spaventato dall'improvviso rumore, si era raggomitolato ancora di più creando una grande palla che miagolava e si muoveva ogni tanto, e corsi in bagno; mi cambiai, pettinai e legai i capelli in una treccia laterale.

Durante la settimana precedente avevo spedito numerose lettere: a Beatrice, Margaret, Lucinda, Felicity, Harry, Hermione e ai Weasley.
Avevo invitato i miei più cari amici per una partita a Quidditch nel nostro campo.

Ma, come avevo previsto, le ragazze mi risposero ricordandomi la loro fobia di volare.

"Eleonora, ci terrei tantissimo a venire, ma sai che detesto volare...proprio non ce la faccio." Scrisse Hermione

"Sai che per me volare non è poi così brutto, ma accidenti! Il Quidditch! Se mi si dovesse spezzare un unghia?" La risposta di Lucinda mi aveva fatto sbellicare dalle risate

Harry non aveva ancora risposto alle mie lettere, il ché mi fece iniziare a preoccupare.

Margaret invece accettò l'invito più che volentieri, e proprio mentre stavo scendendo i due piani di scale sentii la sua voce risuonare nel salone.

"Margaret!" Le corsi incontro abbracciandola
"Felice di vedermi?" Sghignazzò
"Sei qui da molto?"
"No no, sono appena arrivata.- e indicò il camino della sala da pranzo- E ho incontrato tua mamma."
"Fate colazione?" Propose mia madre
La mia amica mi rivolse uno sguardo ammiccante.
"Quando si tratta di cibo noi ci siamo sempre!" Esclamammo contemporaneamente facendo ridere la mamma

Passammo le ore successive in giardino: facemmo colazione con i pancakes, lamponi, fragole, succo di mela e torte di ogni genere.
Una colazione leggera aspettando il pranzo con tutta la famiglia.
Infatti saremmo state le uniche in tutta la casa, se non fosse stato per la mamma e gli elfi.
Tutti erano o al ministero, o a fare compere.

Margaret ed io parlammo di tutto quello che avevamo fatto in quelle due settimane; le raccontai di Chiara ed Elena, della visita dei loro genitori, della loro partenza e della mia promessa di andare a trovarle l'estate successiva, e infine della figuraccia di Malfoy che fece ridere di gusto Margaret.

Ultimato anche il pranzo ci sentivamo due barili.

"Non avremmo dovuto mangiare così tanto..." Borbottai mentre ci trascinavamo su per le scale dirette alla mia camera
"Già..." Sbuffò

Arrivate in camera, con non poca fatica ci cambiammo e indossammo le divise da Quidditch che avevo fatto fare a posta per quell'occasione.

"Ma qui c'è il mio nome!-Esclamò entusiasta quando vide le felpe appoggiate sul divano- Thompson 20! Ahhhh! Se dovessi entrare in squadra terrò questo numero!" E mi abbracciò

Le divise consistevano in: maglia a maniche corte rossa, felpa nera con un piccolo stemma di Grifondoro ricamato sulla parte anteriore sinistra e un altro molto più grande posizionato sul retro sotto al cognome e al numero, e pantaloni neri aderenti.
Niente di speciale, apparte per i nomi appuntati alle felpe.

"Cuginetta..." Filippo entrò in camera con Stefano
"Non ti hanno insegnato a bussare?" Domandai scocciata.
Fortunatamente avevamo appena finito di cambiarci.
Filippo, facendo un sorrisetto, richiuse la porta, bussò ed entrò senza aspettare il mio consenso
Sbuffai coprendomi il viso con le mani.
"Cosa vuoi?" Esclamai indispettita
"Noi siamo al campo. Sono arrivati i nostri amici, ci trovi negli spogliatoi se hai bisogno." Stefano irruppe nella conversazione
"Va bene, ci vediamo dopo." Gli sorrisi mentre uscivano

Ci dirigemmo poi in bagno dove Margaret legò il suo caschetto perfetto in un codino.

Sentimmo bussare alla porta.
"Signorina...Admir è venuto a riferirle che i signori Weasley sono arrivati."

"Ahhhhhhhh!" Corsi felicissima fuori dalla stanza mentre Margaret continuava ad urlarmi insulti sul come potevo lasciarla in quei corridoi senza fine da sola

Percorsi le scale saltellando, rischiando più volte di rompermi il collo, attraversai il salone e spalancai la porta vedendo subito la famiglia Weasley quasi al completo.

"Sono felicissima che siate venuti!-E dicendo questo corsi incontro a Fred, George e Ron abbracciandoli tutti e tre- Salve signora Weasley! Ciao Percy, ci sei anche tu! Lei deve essere il signor Weasley, è un piacere incontrarla!" E gli strinsi la mano
"Arthur, Arthur Weasley!"
"Chiamami Molly, cara."

Dopo le presentazioni, la mamma propose ai signori Weasley un tè insieme a mio padre che doveva arrivare da un momento all'altro.

"Mamma...-sussurrai attirando la sua attenzione - Noi andiamo al campo, se dopo voleste raggiungerci. Sai dov'è il nonno?"
"Il nonno credo proprio che riceverà una visita anche oggi...ma verrà a vedervi ne sono certa. Sai quanto ama quello sport..." E rise
"Be allora andiamo!" Esclamai emozionata uscendo dal salone e iniziando a percorrere il sentiero che portava all'estremità del giardino.

"Miseriaccia...Siamo arrivati?-borbottò Ron dopo cinque minuti di camminata- È proprio grande!"

Dopo poco arrivammo al grande campo che era di forma ovale, lungo centosessantacinque metri e largo sessanta.
Alle estremità si potevano vedere i sei grandi anelli che si trovavano ad un'altezza di quindici metri.

"Wuao." Fred e George rimasero a bocca aperta
"Niente male ah?" Esclamò Filippo uscendo dagli spogliatoi che erano sotterranei e vicini agli spalti dedicati al "pubblico" che solitamente consisteva nella nostra famiglia.
"È stato un regalo di Natale del nonno di qualche anno fa." Continuò Stefano uscendo insieme ai suoi vecchi amici dalle stanze dedicate ai maschi per cambiarsi.
"Sei anni fa." Precisai ricordando l'enorme sorpresa che il nonno ci aveva fatto.

Non ci eravamo accorti di nulla; essendo quella la parte più estrema e lontana della proprietà era davvero raro che andassimo a curiosare, nonostante fossimo bambini.

"Andate pure a cambiarvi!-Esclamai non stando più nella pelle- Troverete le divise con i vostri nomi."
"Come le nostre!" Margaret indicò orgogliosa subito la propria schiena
"Grandioso!"

Qualche minuto dopo i tre rossi ricomparvero armati di guanti di pelle di drago, mazze e la sola e unica Stellasfreccia.

"Cos'è, pensate di volare in tre con una scopa. Ah, giusto è tutto quello che potreste mai permettervi."

Una risatina odiosa si diffuse nell'aria.

Malfoy era lì.

Di nuovo.

Ma buona seraaaa ❤️
Malfoy è ovunque. Ve lo aspettavate?

Commentate, commentate!
Ditemi pure le vostre opinioni o previsioni del prossimo capito.
Sono curiosa 😏

Come sempre spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Un bacio 😘

La Stella Nell'oscurità 2 ||Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora