Un piccolo cane bianco con un carinissimo fiocchetto rosa in testa era seduto sul divano.
"E tu chi sei?" chiesi innamorata togliendo la fuliggine che si era depositata sui miei vestiti
"Quanto odio la polvere magica...- non appena la zia era sbucata fuori dal camino aveva cominciato a brontolare lamentandosi della metropolvere- Ti piace, tesoro? è il tuo regalo da parte mia. Ti farà tanta compagnia...
Iniziai a pensare alle conseguenze dall'arrivo di quel piccolo esserino che nel frattempo mi stava scrutando dal divano.
Avevamo già due cani, per niente piccoli per giunta, e poi cosa, o meglio chi, mi preoccupava ancor più di mio padre era Seere, il gatto nero più permaloso e odiatore di cani del mondo.
Annamaria non so veramente come tu faccia! Sporcarsi i vestiti in questo modo solo per non smaterializzarsi!" la zia riprese il discorso non appena mia madre aveva messo piede nel salotto
"È la legge zia... purtroppo." sussurrò l'ultima parola
Ed era vero: la legge infatti proibiva ai minori di diciassette anni non muniti di licenza di materializzarsi e smaterializzarsi.
Filippo per descrivere questa legge aveva utilizzato due aggettivi: inutile e barbosa. Sì perché lui si era materializzato e smaterializzato un centinaio di volte prima che sua madre lo beccasse e lo obbligasse ad ottenere la certificazione.
Ci avrei scommesso non so cosa che prima o poi, magari qualche anno più tardi, i mie cugini mi avrebbero insegnato a smaterializzarmi, e come se mi avesse appena letto nel pensiero Filippo iniziò a ghignare e ad alzare e abbassare le sopracciglia come a dirmi che molto presto avremmo infranto qualche regoluccia.
"Se non ricordo male, non hai mai avuto problemi a superare qualche piccolo impedimento come una regola- rise- Hai sposato il figlio del ministro della magia, perdindirindina! Dovrà pur servire a qualcosa!" sussurrò l'ultima frase sentendo qualche rumore provenire dall'esterno
Qualche attimo dopo infatti entrò mio padre.
"Siete tornati finalmente!- scrutando con gli occhi la stanza si accorse della zia- E non siete soli...!" emise una risatina nervosa
"Alberto! Il marito quasi giusto.
Spiegata la risatina nervosa.- pensai
Anna quel babbano devo ancora digerirlo, comunque."
"Sì zia, lo so. Lo dici ogni volta."
"Bè, sempre meglio di quello di prima!- e rivolgendosi a mio padre lo abbracciò frettolosamente prima di dirigersi verso le porta e uscire dalla stanza- Fatti piacere la palla di pelo!- gridò per farsi capire dal corridoio- DOV'è LA MIA CAMERA? DOVE SONO GLI ELFI?! QUALCUNO UTILE?"
Non sapevo se ridere per la situazione o evitare visto l'espressione preoccupata mista a furia che mio padre aveva sul volto.
"Quale palla di pelo?" si girò verso mia madre
In quella grande casa si potevano contare barbagianni, cani, civette, gatti, gufi e rospi; ognuno aveva qualcosa.
Secondo il mio punto di vista mio padre in quel momento stava passando in rassegna tutto il bestiario di creature magiche per cercare di individuare la possibile 'palla di pelo' in questione.
Un Ippogrifo? Un cavallo alato? Pensa agli incantesimi di dissimulazione che si dovrebbero fare ogni giorno. Be almeno io ho la scusa di non poterli fare. Pensa quanto diventerebbe grande! Oh no no no, no! Non in casa mia.- già immaginavo la conversazione nella sua testa
Uomini.
"Tranquillo papà, è solo un cane!"
"Solo un cane.- disse tirando quasi un sospiro di sollievo- SOLO UN CANE?! UN ALTRO CANE?!" ripeté realizzando ciò che aveva appena sentito
Il suo cambio di voce aveva fatto prendere un colpo a tutti i presenti; i miei cugini si erano seduti nel frattempo, pronti ad assistere allo spettacolo. Ma il cambio di voce del papà aveva anche attirato l'attenzione di qualcuno: dalla porta socchiusa Seere fece la sua entrata trionfale con tanto di passo felpato, coda alta, muso all'insù e occhi chiusi.
"Miao." felice di vedermi si sedette
"Ehi piccolino...devo dirti una cosa..."
"Miao?" inclinò leggermente la testa
"Ecco vedi...abbiamo preso un cane."
Come se avesse capito ogni singola parola, le sue pupille si dilatarono mentre scrutavano la stanza alla ricerca dell'intruso la quale presenza nella sua di vita poteva proprio anche fare a meno di esserci, e una volta individuato chiuse gli occhi a due fessure e iniziò a muovere la coda nervoso.
La piccola maltese, che più tardi avrei deciso di chiamare Iaia, vedendo il gatto si era messa subito a scodinzolare pensando di giocare.
Povera illusa.- se Seere avesse potuto parlare avrebbe detto sicuramente così
"Awwwww.- iniziò mia madre- Non è la cosa più carina del mondo, Alberto?"
Seere si alzò, drizzò il pelo dalla testa alla coda e, per farci capire il suo profondo disgusto, uscì dalla stanza.
"La penso come il gatto."
Scommettevo invece che molto presto avrebbe cambiato opinione, e infatti qualche giorno dopo vedendolo sonnecchiare in giardino con Iaia in braccio scoppiai a ridere.
C'è un altro capitolo ragazze 👇🏼
E poi non ditemi che non vi voglio bene 😏💋
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La Stella Nell'oscurità 2 ||Draco Malfoy
FanfictionSecondo capitolo della saga La Stella Nell'oscurità