La Stella Nell'oscurità 2 ||Draco Malfoy

Capitolo 37

Per giorni interi non si parlò d'altro se non di Mrs. Purr.

Gazza aveva cercato di ripulire il muro un centinaio di volte, ma invano: la scritta rosso sangue non aveva perso nemmeno un briciolo della sua lucentezza.
Inoltre il custode magonò del castello aveva iniziato a montare la guardia di fronte a quello che aveva definito 'il luogo del delitto' e aveva iniziato a punire anche per la più minima cosa (come respirare troppo rumorosamente) gli studenti.

Così tutti cercavano di stargli il più lontano possibile.

Ginny sembrava particolarmente sconvolta per ciò che era accaduto a Mrs. Purr, forse anche troppo; secondo Ron ci stava così male dato il suo particolare affetto per i gatti.

Hermione, dopo quella fatidica sera, non aveva fatto altro che leggere libri su libri per saperne di più sulla Camera dei Segreti; purtroppo però tutte le copie di Storia di Hogwarts erano già state prese dalla biblioteca.

"Non c'è più una copia disponibile di quel libro- aveva detto un pomeriggio in cui ci eravamo trovati tutti in biblioteca per aiutare Ron a finire il tema lungo un metro di Storia della Magia per il professor Rüf- E c'è una lista d'attesa di due settimane!" brontolò stizzita prima di recarci a lezione proprio con Rüf

Le lezioni con il docente fantasma erano a dir poco noiose: entrava nell'aula attraverso la lavagna, apriva i suoi appunti e il dormiveglia iniziava.

Ma quel giorno Hermione fece qualcosa che mai era accaduto: alzò la mano.

Persino il professore era stupito.

"Signorina...ehm..."

"Granger, professore. Mi chiedevo se lei poteva dirci qualcosa sulla Camera dei Segreti."

Lucinda si drizzò a sedere e dette una gomitata a Margaret la quale aprì gli occhi di colpo maledicendo la bionda per averle fatto prendere un infarto.

"La mia materia è Storia della Magia. Io mi occupo di fatti, signorina Granger, non di miti e leggende.- e proseguì- Nel settembre di quello stesso anno..."

Margaret stava per riappisolarsi, quando la mano tornò ad essere alzata.

Con non poca stizza il professore si interruppe nuovamente.
"Signorina Grant?"

"Granger professore...Mi scusi, ma le leggende non si basano sempre su un fatto reale?"

"Be...sì, suppongo che questa tesi sia sostenibile. Ma la leggenda di cui parla lei è un racconto talmente fantastico, addirittura ridicolo..."

Tutti lo stavano guardando interessatissimi, cosa che molto probabilmente non gli era mai capitata; perciò si convinse a proseguire:
"Oh, molto bene. Vediamo un po'...Naturalmente sapete tutti che Hogwarts è stata fondata più di mille anni fa dai due maghi e dalla due streghe più famosi dell'epoca. Insieme essi costruirono questo castello, lontano dagli occhi curiosi dei babbani, perché a quel tempo la magia era temuta dalla gente comune, e maghi e streghe erano crudelmente perseguitati. Per alcuni anni, i quattro fondatori lavorarono insieme in grande armonia, andando in cerca di giovani che mostrassero doti magiche per portarli al castello allo scopo di educarli. Ma un giorno tra loro nacquero dei dissapori: fra Serpeverde e gli altri cominciò a crearsi una spaccatura. Serpeverde voleva essere più severo nella scelta degli studenti da ammettere ad Hogwarts. Era convinto che il sapere magico dovesse essere custodito nelle famiglie di maghi. Non gli piaceva prendere studenti nati in famiglie di babbani: li riteneva inaffidabili. Dopo qualche tempo, tra Grifondoro e Serpeverde scoppiò una gravissima lite al riguardo e Salazar Serpeverde lasciò la scuola. Tutto ciò proviene da fonti storiche sicure, ma poi si è aggiunta la fantasiosa leggenda della Camera dei Segreti in cui si racconta che Serpeverde costruì nel castello una stanza segreta, di cui gli altri fondatori ignoravano l'esistenza. Stando alla leggenda, Salazar sigillò la Camera dei Segreti affinché nessuno potesse aprirla fintanto che non fosse giunto il suo vero erede. Soltanto lui sarebbe stato in grado di spezzare il sigillo, sprigionare gli orrori che vi erano racchiusi e servirsene per epurare la scuola da tutti coloro che erano indegni di studiare la magia."