Capitolo 18

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"Potrebbe per esempio esserci nelle vicinanze qualcuno di molto vicino al ministro della magia.." Stefano mi affiancò

Tipo...noi?- sfoggiai il mio ghigno peggiore pensando al tempismo perfetto con il quale eravamo arrivati

"Caramell." Draco Malfoy mi guardò dalla testa ai piedi senza mutare la sua espressione di disprezzo.

"Mi sembra chiaro.- il signor Malfoy si voltò come a non darci importanza e riprese la conversazione che aveva lasciato per un attimo con il signor Weasley- Le compagnie che frequenti, Weasley...eppure avrei detto che la tua famiglia avesse già toccato il fondo..."

Ahia

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Ahia.

Quella frase scatenò non solo disgusto da parte mia, ma persino una vera e propria rissa.

Sì perché un attimo dopo aver udito quelle parole il signor Weasley si era avventato contro il signor Malfoy che era stato scaraventato contro uno scaffale stra colmo di libri i quali caddero con non troppa grazia sopra le  loro teste; il calderone in peltro, quindi niente meno che stagno, della povera Ginny era volato in aria andando a cadere sul mio piede innocente provocandomi un gran dolore e ultimo, ma non meno importante, la folla di persone all'interno della libreria si era ritratta di scatto facendo cadere altri scaffali pieni zeppi di altri pesantissimi libri.

"Prendilo papà!" gridavano Fred e George

"No Arthur, no!" ululava la signora Weasley

Filippo, alla cui risata si aggiunsero poco dopo anche gli altri due miei cugini rimbambiti, non la smetteva di ridere.

"Oh mio dio...- Filippo cercava aria.- Non ce la posso fare.." si stava scompisciando dalla risate vedendomi saltellare come una cavalletta

Draco aveva un'espressione indecifrabile sul volto che quasi quasi mi avrebbe fatto ridere se non avessi avuto un gran mal di piede.

Il commesso del negozio continuava ad implorare i due di smettere: "Signori...vi prego, signori!"
ma quelli non sembravano ascoltare nessuno e continuavano imperterriti a darsele di santa ragione, come se potessero dimostrare qualcosa a qualcuno.

Uomini.- pensai guardando i due per terra e i tre cugini che erano non si sa come imparentati con la sottoscritta

Ad un certo punto però una voce che superava quella di tutti gli altri intimò: "Fatela finita, gente!"

Hagrid attraversò con due falcate il cimitero di libri che si era creato sul pavimento e puntò dritto verso i due maghi rissosi.
In un attimo li separò: il signor Weasley se la cavò con un labbro rotto, mentre il signor Malfoy aveva niente meno che un bel occhio nero.

Questa la racconto al papà.- gongolai nella mia testa, assumendo però un'espressione falsamente seria e composta.

Il signor Malfoy stringeva in mano un vecchio libro di Trasfigurazione che scoprii poco dopo essere quello di Ginny dato che glielo restituì in malo modo dicendo: "Tieni ragazzina... prendi il tuo libro... è tutto quello che tuo padre riesce a darti!" e facendo cenno a Draco sparì tra la folla.

"Non ci dovevi dare retta, Arthur.- Hagrid aiutò il signor Weasley ad alzarsi- Sono marcissimi, tutta la famiglia, si sa. Non c'è un Malfoy che vale un fico secco. Sangue cattivo, ecco cos'è. Andiamo, su."

Ci dirigemmo tutti verso l'uscita scavalcando i libri, ma proprio quando stavamo per varcare la soglia sentì:

"I nipoti del ministro della magia! Che giornata fortunata anche per loro! - il signor Allock riattirò tutta l'attenzione su di lui- Come il giovane Harry Potter anche la brillante nipote del ministro riceverà la mia autobiografia gratuitamente!" e scoppiò un applauso

"Non è necessario, davvero..." tentai di divincolarmi chiedendo disperato aiuto ai miei cugini con lo sguardo

"Su, su...niente storie. Che giovani riconoscenti abbiamo oggi! Facciamo una fotografia tutti insieme!" e ci prese tutti e quattro tra le sue grinfie

Un flash mi accecò un istante dopo, e già immaginai la mia faccia tremenda sulla Gazzetta del Profeta.

"Non avevate la minima idea che oggi avreste incontrato il vostro idolo, non è vero?"

"Non avevate la minima idea che oggi avreste incontrato il vostro idolo, non è vero?"

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"No proprio no...arrivederci eh." e ce la squagliammo ritornando subito nella via affollata di Diagon Alley dove fortunatamente i miei amici mi avevano aspettato

"Scusateci...- dissi col fiatone- Allock ci ha riconosciuti..." Harry mi guardò comprensivo

"Miseriaccia... mi sta già sulle scatole...- borbottò Ron- e pensa che lo avremo come insegnante di difesa contro le arti oscure quest'anno!"

"COSA?!" ero incredula

"Già..."

"Sarà un grande professore, ne sono certa." Hermione lo difese

"Ma per favore, è solo un pallone gonfiato!"

Continuammo la passeggiata fino ad incontrare la mamma e la zia che giravano a braccetto osservando le vetrine.

"Oh, mia cara!- Mi salutò la zia- Sono questi i tuoi famosi amici?" E li osservò tutti, dal primo all'ultimo
"Sì, zia. Sono loro.- sorrisi- Ragazzi, vi presento la mia prozia Lenna che è venuta a trovarci direttamente dall'Austria."
I ragazzi si presentarono tutti, ma qualcuno in particolare attirò l'attenzione della zia: Harry.

"Harry Potter, signora." Le strinse la mano
La zia lo guardava dritto dritto negli occhi.
Sembrava assorta in un pensiero, perché quando Harry gli chiese la prima volta se stesse bene non gli rispose.
"Si sente bene, signora?" Le chiese di nuovo
"Oh, sì ragazzo. Mi hai solo ricordato una persona." E detto questo si girò verso mia madre e per un'attimo sembrarono parlarsi con uno sguardo.

"Noi andiamo a bere qualcosa al Paiolo Magico...venite con noi?" Chiese il signor Weasley
"Oh no, grazie Arthur. È ora per noi di andare a casa." Rispose mia madre senza chiedere alcuna opinione alla sottoscritta

A malincuore salutai tutti quanti; quel giorno avevo persino conosciuto i genitori babbani di Hermione!
Insieme alla zia, alla mamma e i tre cugini rimbambiti, mi avviai verso il camino più vicino dove avremmo preso la metropolvere e saremmo tornati a casa.

Ma aspetta un attimo...- un pensiero mi congelò il sangue per un attimo 

"I LIBRI!" Gridai ricordando il vero motivo della mia gita al Ghirigoro

"Cosa faresti senza di me, cuginetta?" Alessandro stava sventolando davanti ai miei occhi una borsetta con dentro tutti i libri
"Oh Merlino grazie.- sospirai sollevata- Ti adoro! Sei il migliore!-Lo abbracciai- Quando li hai presi?" Chiesi perplessa
"Mentre ridevo. Sono multitasking io!"
"Da quando sei una donna?" Gli chiese mia zia
"Da mai." Rispose mio cugino
"Ragazzo, ricorda: solo una donna è capace di essere multitasking."
E ridemmo fino a casa.

"E questo cos'è?" Chiesi meravigliata dopo essere uscita dal camino del salotto

Il mio regalo.


Tanti commenti e stelline ⭐️ per la sottoscritta che ha aggiornato così presto? 😏

Un bacio 😘

La Stella Nell'oscurità 2 ||Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora