Il mercoledì seguente, superata la settimana di "punizione", mi svegliai piena di entusiasmo.
La mamma, non appena eravamo tornate a casa grazie alla metropolvere, aveva continuato la sua ramanzina sul rischio che avevamo corso di poter essere visti, sulla pericolosità di ciò che avevamo fatto, e aveva concluso il suo discorso con la magica frase «sei in punizione fino alla prossima settimana, e ora veditela con tuo padre».
Per fortuna che non doveva farmi nulla.- pensai tra me e me
Ma la mamma era solo preoccupata per me, lo capivo.
Mi voleva bene.Non avrei mai voluto affrontare mio padre, non avrei mai voluto deluderlo.
Non c'è cosa peggiore per una figlia di deludere il proprio padre; ma papà non era arrabbiato.
Dopo essere tornato a casa dal ministero mi venne a trovare in camera ed esordì dicendo «spero che tu abbia chiesto l'incantesimo che ha fatto volare la macchina al signor Weasley.» e insieme ridemmo.Tutto era risolto.
Quel mercoledì, dopo il mio risveglio, mi vestii in fretta sapendo che l'orario di partenza per Diagon Alley era molto presto; scesi in sala da pranzo e lì trovai la mamma, le zie e i miei cugini a fare colazione.
"Buon giorno, tesoro." Mi sorrise la mamma mentre spalmava della marmellata di lamponi su una fetta biscottata
"Sei pronta cuginetta ad andare a Diagon Alley?" Chiese Filippo mentre finiva di mangiare.
Intravidi tutta la brioche che aveva in bocca.
"Non parlare con la bocca piena!" Lo rimbeccò subito la zia Laura, sua madre.
"Perché, vieni anche tu?" Domandai con aria schifata ripensando al cibo masticato
"Tesoro, papà non potrà venire oggi con noi a Diagon Alley. Ho pensato così di portare anche i tuoi cugini. Ci muoveremo con la metropolvere. Faremo in un attimo."
"Davvero?- chiesi entusiasta- Fantastico!"Una mezz'oretta più tardi, ci preparammo alla partenza: indossammo tutti e quattro i mantelli viola; mamma si assicurò di aver preso la spazzola batti panni lunga un metro e la rinfilò nella sua piccolissima pochette, e prendemmo ciascuno una manciata di polvere volante.
"Allora, Alessandro andrà per primo. Poi Filippo, Stefano ed Eleonora. Io verrò per ultima, così da assicurarmi che ci siate tutti." Ci avvicinammo al grande camino della sala da pranzo
"Zia è da anni che viaggiamo con la polvere." Rise Stefano
"Mi raccomando di non finire in quel postaccio di Notturn Alley!" Non lo badòAlessandro, con il suo lungo mantello, entrò nel camino; distese il braccio con la mano contenente la polvere rivolta verso il basso e con tono deciso disse: "Diagon Alley!" E sparì risucchiato
"Bene, bene, vai tu meinen Lieb (mio caro)." La mamma si rivolse a Filippo
Filippo, con la sua solita aria da so tutto io, entrò nel camino e dopo aver lanciato la polvere svanì, e lo stesso fece Stefano.
"Warten mir, bitte." (Aspettatemi) mi disse la mamma mentre entravo nel camino
"Ja, Mutti." Le sorrisi prima di venire risucchiata.Viaggiare nella metropolvere non era esattamente una cosa emozionante.
Ti sembrava di essere sballottato di qua e di là, mentre continuavi a roteare fino ad arrivare alla tua destinazione, se eri fortunato.
Qualche attimo dopo mi ritrovai a Diagon Alley.
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La Stella Nell'oscurità 2 ||Draco Malfoy
FanfictionSecondo capitolo della saga La Stella Nell'oscurità