Quel sabato mattina ci svegliammo con calma: la partita sarebbe iniziata poco più tardi delle undici.
Ma qualcosa mi assillava: la stessa sensazione del mio incubo.
"Tutto bene?" chiese Beatrice avvicinandosi al mio letto
"Cosa? Ah sì sì, certo...-feci finta di nulla mentre la mia migliore amica mi squadrava cercando di capire se ci fosse veramente qualcosa che non andava- Stavo pensando che dovremmo cercare di arrivare un po' prima per augurare buona fortuna ad Harry..." dissi alzandomi per indossare i vestiti che avevo scelto per la partita
"Mmm...-mugugnò Margaret guardando fuori dalla finestra della nostra camera- Mi sa che pioverà."
"Al volo..." Esclamò Beatrice prendendo dall'armadio le nostre giacche impermeabili per la pioggia e ce le lanciò
Dopo aver dato un'ultima occhiata allo specchio e aver preso le sciarpe con i colori della nostra casa, uscimmo nel corridoio e scendemmo la scala a chiocciola.
La sala comune pullulava di studenti carichi con non mai: tutti erano pronti per tifare la nostra squadra.
Ma la voce che l'intera squadra di Serpeverde fosse munita delle nuovissime Nimbus Duemila Uno e avesse un nuovo cercatore era circolata ormai in tutto il castello.
"Vedrete che Harry dimostrerà a quel demente ossigenato che non basta avere un padre con un conto infinito alla Gringott." borbottò Margaret mentre beveva il suo succo di zucca
Malfoy nel frattempo era seduto al tavolo dei Serpeverde insieme alla sua squadra: sghignazzavano tutti soddisfatti.
"Harry?" chiesi ad Hermione distogliendo lo sguardo da quella scena ridicola
"Credo sia già andato. Ron mi ha detto che si è svegliato molto presto questa mattina...era abbastanza agitato."
"Immagino..."
Chi non lo sarebbe stato?
Verso le undici gli studenti di tutte le case (Corvonero e Tassorosso compresi) si avviarono verso il campo di Quidditch; ma proprio mentre le ragazze ed io stavamo uscendo dalla Sala Grande qualcuno mi sbarrò la strada.
"Caramellina." il suo ghigno si formò sul volto
"Malfoy.-cercai inutilmente una via di fuga con lo sguardo- Non dovresti essere negli spogliatoi a quest'ora? Sai...per prepararti alla sconfitta." sorrisi falsamente
"In realtà volevo solo ricordarti di portare gli occhiali da sole..." rispose
"Che premuroso...per indossarli e non rovinarmi gli occhi alla vista del tuo sedere bianco latte che mentre striscia sull'erba prende fuoco?" le mie amiche risero di gusto quando con la mano avevo imitato lo strisciamento
Era furioso glielo leggevo in faccia ma, per non darmela vinta, non poteva perdere le staffe.
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"No...per ripararti gli occhi dal troppo luccichio che faranno le scope che ci ha comprato mio padre...mentre quelle di Fred e George Weasley...be'. " ghignò
"I Weasley- mi avvicinai pericolosamente alla sua faccia assotigliando lo sguardo ad una fessura- non avranno bisogno di una Nimbus Duemila Una comprata dal paparino per buttarvi giù uno ad uno da quelle scope." e rivolgendogli un'ultima occhiata sprezzante mi voltai e me ne andai seguita dalle mie amiche
"Questa volta gliele hai cantante per bene! Punto per la Caramell!" Beatrice mi dette il cinque
Come previsto da Margaret le nuvole erano scure e prevedevano un temporale. Gli spalti si stavano riempiendo velocemente.
"Noi andiamo a prendere i posti...voi augurate buona fortuna ad Harry anche da parte nostra." dissi ad Hermione e Ron, che nel frattempo avevamo raggiunto, mentre con le ragazze incominciavo ad arrampicarmi sugli spalti per accaparrarci i posti migliori.
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"Eccoci qua..." Beatrice sorrise a Dean, Seamus e Neville i quali erano già arrivati
"Ehi ragazze...-ci salutarono allegramente- Che partita ci aspetta eh?" Seamus era eccitatissimo
"Si sono allenati molto...gliele suoneranno per benino." sorrisi soddisfatta immaginando la scena del sedere di Malfoy a fuoco
Ah, che panorama.
I quattordici giocatori entrarono in campo provocando nello stadio un boato di esultazioni e fischi, anche se tre quarti dello stadio tifava per Grifondoro.
Con il cannocchiale individuai Malfoy mentre con aria saccente attraversava il campo.
Idiota.- pensai levando il cannocchiale in ottone ed ebano che mi aveva regalato mi cugino Alessandro l'anno precedente
Scorsi Fred tra i giocatori Grifondoro e lo salutai sbracciandomi per cercare di farmi notare.
Fortunatamente riuscì a vedermi e in risposta mi fece un occhiolino.
Madama Bumb nel frattempo era entrata in campo e aveva obbligato i due capitani delle squadre, Flint-faccia-da-troll e Oliver Baston, a stringersi la mano in segno di amicizia.
"Chissà chi dei due ha stritolato più forte..." sghignazzai
"Al mio fischio...- l'insegnante di volo era al centro del campo- tre...due...uno..."