I nostri occhi fissavano un punto nell'oscurità a qualche metro di altezza, proprio dietro Harry il quale ci stava guardando con apprensione.
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Harry non ebbe neanche il tempo di girarsi che si sentì un forte schiocco e quelle cose si mossero tutte insieme prendendoci per la vita con qualcosa di lungo e orripilantemente peloso, lasciandoci penzolare a testa in giù.
Gridai terrorizzata mentre anche i miei amici e Zanna venivano portati insieme a me nel folto degli alberi.
Nonostante fossi a testa in giù, capii benissimo cosa mi stava rapendo: camminava e si arrampicava velocemente su rami ed alberi sulle sue otto lunghissime e pelose zampe; due chele nere e lucenti mi tenevano immobile, incapace di fare qualsiasi movimento, che in ogni caso non sarei riuscita a fare: ero talmente terrorizzata da non riuscire più nemmeno ad emettere un suono.
L'unico che sembrava essere rimasto se stesso era Zanna che cercava di divincolarsi (anche se senza ottenere alcun risultato) muovendosi continuamente e abbaiando forte.
Non riuscii a calcolare il tempo che trascorsi a penzoloni dato che ero spaventata fino al midollo.
Ad un certo punto però la cosa mollò la presa; caddi insieme ai miei amici e il cane in quello che sembrava essere il ciglio di una grande e buia grotta, e davanti a me si presentò la scena più orribile che avessi mai visto: ragni, ragni ovunque, ragni a centinaia, e non ragni piccoli, ma ragni grandi come cavalli con otto occhi e otto zampe nere e pelose.
Ragni giganteschi dappertutto.
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Non una parola uscì dalla mia bocca; la mia voce sembrava essere sparita.
"Aragog! Aragog!" D'un tratto mi resi conto che il ragno che aveva trasportato Harry stava chiamando qualcuno.
Nel frattempo le chele di tutti quei ragni iniziarono a schioccare facendomi venire i brividi dalla testa alle scarpe, e sono certa che se fossi stata in piedi sarei svenuta senza alcuna ombra di dubbio.
