Capitolo 57

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La sera di San Valentino, dopo aver passato l'intera giornata a subire le gracchianti poesie d'amore cantate da dei alquanto ripugnanti nani inviati niente meno che da Gilderoy Allock in persona che li aveva definiti, testuali parole, "amici cupidi postini d'amore" e aver ricevuto io stessa due di queste imbarazzanti scenate d'amore anonime durante la lezione di Pozioni con Piton (la sfortuna era sempre dalla mia parte, ovviamente) che con lo sguardo aveva minacciato di avvelenarmi al mio primo fiato, andai direttamente a dormire stufa delle divertenti prese in giro dei miei compagni di Casa.

"Mio Dio...- emozionata Lucinda sussultò nel letto a baldacchino per la centesima volta- ma non sei neanche un po' curiosa di sapere chi sono questi due ragazzi?"

"No Lucinda. Per la millesima volta: non. mi. interessa. una. zucca. secca. Capito?" mi rigirai nel letto sperando che mi lasciasse in pace; ma, ovviamente, questo non accadde.

"Ma neanche un pochino, pochino, pochino?" smontò dal letto e dopo un nano secondo mi ritrovai il suo visetto pallido davanti agli occhi

"NOOOOOOOOOOOO!- le tirai un cuscino- Vuoi andare a dormire?! Visto che ogni mattina siamo costrette a buttarti giù dal letto a calci?!"

"Vado...vado...ma non finisce qui." mi avvertì infilandosi nuovamente sotto alle coperte rosse

Sbuffando mi appoggiai alla federa dorata e solo dopo quelle che sembrarono ore infinite riuscii a prendere sonno.

In quei momenti, nel profondo buio della notte, non riuscivo a smettere di pensare.

Provai a concentrarmi sui respiri delle mie amiche addormentate chissà da quanto, ma nulla; ero in ansia, ansia che quella notte attribuii al fatto che in realtà non era proprio vero che non fossi curiosa sull'identità dei due misteriosi poetici ragazzi; ansia che però, crescendo avrei incominciato a riconoscere per qualcos'altro.


La mattina seguente mi alzai dal letto avendo l'aspetto di un non-morto e dopo essermi cambiata alla velocità di una tartaruga babbana di terra, mi diressi con le mie amiche alla Sala Grande con un'indole poco vivace.

Mi sedetti al tavolo dei Grifondoro poco elegantemente con un gran tonfo.

"Buon giorno!- esordì George- Sembri proprio..."

Fred lo interruppe subito vedendo la mia espressione mutare in una omicida: "Sembri proprio incantevole come sempre!"

"Mmm..." mugugnai parzialmente soddisfatta appoggiandomi su un gomito ed entrando subito in un profondo dormiveglia

"Oh guardate...-sentii la voce di Beatrice in sottofondo- Ecco Harry, Hermione e Ron!"

"Sembrano agitati..." osservò Margaret

"Ele...svegliati..." sussurrò dolcemente Beatrice

"Sono sveglia...sto riposando gli occhi." risposi senza avere la minima intenzione di alzare le palpebre

"Non mi sembri molto sveglia." borbottò Margaret con la bocca piena di porridge mentre io facevo di tutto per ignorarla

"Buon giorno!" Felicity salutò i tre

"Sì, sì...buongiorno...-rispose frettolosamente Harry- Dobbiamo... devo dirvi una cosa che è successa ieri sera." e dicendo questo abbassò la voce

"Ma sta dormendo?" Ron interruppe Harry riferendosi palesemente a me

"Lei sta riposando gli occhi." lo corresse ironica Margaret

"Be...non c'è tempo...-sentii Harry agitato sedersi in malo modo- Ho scoperto qualcosa sul diario...in realtà molto più di qualcosa...ma non c'è tempo per questo...-tesi le orecchie al massimo- insomma ieri sera ho controllato le pagine del diario che in teoria avrebbero dovuto essere inzuppate d'inchiostro..."

La Stella Nell'oscurità 2 ||Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora