Capitolo 17

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"E ora cosa si fa?" chiesi eccitata all'idea di vedere i miei amici
"Andiamo al negozio di Quidditch?" propose speranzoso Filippo
"No.-rispose ridacchiando la mamma- Non sono i vostri zii io. Sapete quanto odi quello sport...è così...pericoloso.

Per fortuna non le abbiamo detto nulla del mio "incidente" per colpa di Malfoy di due settimane fa. -pensai scambiando un'occhiata d'intesa con i miei cugini

Andremo al Ghirigoro a prendere i tuoi libri Eleonora, magari incontreremo i tuoi amici." mi sorrise
"Queste si chiamano preferenze!" protestò mio cugino facendo finta di mettere il broncio

Ridemmo tutti silenziosamente scendendo dalle scale di marmo e ci incamminammo così verso il grande negozio di libri.

Il mondo dei maghi mi aveva sempre affascinato quasi quanto quello dei babbani: vedere tutte quelle persone diverse vestite con colori lucenti e a volte un po' bizzarre mi aveva sempre divertita.

Passavamo davanti ai negozi osservando le vetrine stracolme di oggetti magici in offerta per l'occasione dell'inizio della scuola.

"È così affascinante! Che uomo, che mago!" la conversazione a gran voce di due streghe attirò la mia attenzione

"È ancora più bello di quello che sembra nelle copertine dei suoi libri!"

"E poi il signor Allock è così coraggioso...abbiamo veramente avuto fortuna ad incontrarlo."

Oh, oh.- pensai pregando che mia madre non avesse sentito

"HO SENTITO BENE?! IL SIGNOR ALLOCK È QUI?!" esclamò mia madre in direzione delle due streghe di mezza età

Accidenti...ti pareva- sbuffai

"Oh sì! È al Ghirigoro a firmare le copie per il suo nuovo libro. Che uomo affascinante signora non può immaginare..." e non smisero più di parlare

Tutto quello che riuscivo a sentire era: "bla bla bla educatissimo" "bla bla bla elegantissimo" "bla bla bla onorabilissimo". Tutti i superlativi assoluti esistenti quelle due donne li conoscevano.

Ero arrivata ad un punto tale di disperazione che avrei preferito avere una conversazione con Malfoy piuttosto che sentire un altro aggettivo riferito al quel pallone gonfiato del signor Allock.

"Warum sprechen sie SO viel?" (Perché parlano COSÌ tanto?) Una voce inconfondibile mi destò dai miei pensieri suicidi

"Zia Lenna!" Davanti a me vidi la vecchia zia di mia madre.

Era vestita di azzurro dalla testa ai piedi, colore che si intonava ai suoi occhi blu perfettamente uguali a quelli di mia madre, e sorprendentemente aveva ancora i capelli castani.

La zia Lenna era la più giovane delle sorelle di mia nonna, e la persona più vivace, esuberante e senza peli sulla lingua di qualsiasi altra che avessi conosciuto; credo sia superfluo dire che l'adoravo per questo.

"Che ci fai qui?" le chiesi andandola ad abbracciare
"Sono venuta a salvarti da tua madre piccolina..." rise
"Ti sento, zia." Mia madre aveva salutato le due streghe e aveva assunto un'espressione un po' bambinesca.

Vedendola in quel momento avevo cominciato a pensare a come doveva essere stata alla mia età.

"Avevo pensato di farvi una sorpresa e presentarmi a casa vostra, ma prima volevo farti un regalo...chi lo avrebbe immaginato invece che vi avrei trovate proprio qui!- la zia si guardò un po' intorno e notò i tre ragazzi con i quali condividevo praticamente tutto da quando ero nata- Oh, ma quelli sono i tuoi cugini...che mi venga un colpo! Siete cresciuti molto dall'ultima volta che vi ho visti." li squadrò

La Stella Nell'oscurità 2 ||Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora