Era passata una settimana dalla partita di Quidditch e non avevo ancora ricevuto notizie di Harry.
Così, dopo un'accurata analisi della situazione, Fred, George, Ron ed io arrivammo ad una conclusione: dovevamo intervenire.
Secondo i gemelli Harry a quell'ora avrebbe potuto già essere stato cotto in un pentolone, mentre la teoria di Ron era che fosse stato annegato insieme a «quelle diaboliche papere gialle di gomma».
Le mie rassicurazioni riguardanti le abitudini dei babbani però, che di certo non cucinavano i dodicenni nei calderoni, non placarono le fantasiose teorie dei gemelli.Tre giorni dopo il compleanno di Harry, dopo non aver ricevuto ancora alcuna risposta da parte sua, il segretissimo piano di recupero fu messo in atto.
"Oggi Harry Potter ha ricevuto un richiamo per aver usato la magia di fronte a dei babbani." Il discorso del nonno fece calare per qualche secondo il silenzio sulla tavola imbandita per la cena.
"Harry Potter?" Chiese conferma la mamma
"Deve essere successo qualcosa di grave per aver usato la magia di fronte a dei babbani.- la zia Mariagrazia espose la sua opinione- Eleonora, tu che lo conosci, cosa ne pensi?"
L'attenzione di tutti si concentrò su di me.
"Bé, Harry non è uno sprovveduto. Sono sicura che abbia avuto dei buoni motivi per farlo." Restai vaga
"Scommetto che i babbani in questione erano quei...trogloditi dei suoi zii. Persino la mia pazienza è stata messa a dura prova da quella gente." La mamma intervenne agitando disgustata la forchetta
"Conosci gli zii di Harry?" Domandai curiosa
"Conosco Petunia anche troppo." Chiuse il discorso sorseggiando la bevanda del suo bicchiere.Dopo aver cenato in giardino insieme alla famiglia, sgattaiolai in camera verso le undici con la scusa di essere molto stanca.
L'appuntamento con i gemelli era stato fissato per le quattro di mattina.
In qualche modo avrei dovuto restare sveglia per tutte quelle ore.Iniziai così a svolgere tutte le attività possibili che non richiedessero la produzione di rumori.
Mi dedicai dapprima alla lettura.
Presi dalla grande libreria a parete un libro a caso e mi sedetti sulla cassapanca-divano della finestra.I minuti iniziarono a scorrere sembrando ore, e quando guardai la sveglia del comodino, convinta che fossero passate almeno due ore, e scoprii invece che era solo e ancora mezzanotte iniziai a ringhiare indispettita silenziosamente.
Nel buio quasi assoluto della stanza incominciai a muovermi agitata: ogni cinque minuti cambiavo posizione o mobile; passai dall'essere seduta normalmente sulla cassapanca all'essere stravaccata con i piedi appoggiati alla finestra, dal divano al letto, dalla poltrona al pavimento, fino a rimanere in piedi con il mio libro.
Dopo aver sbuffato e aver lanciato il libro per terra, lo osservai ritornare silenzioso sullo scaffale della libreria.
Disperata tornai al letto e mi sedetti sul bordo chiedendomi cosa avrei potuto fare in quel lasso di tempo interminabile, e, guardando in giro, mi soffermai sulla cassapanca ricordando all'istante cosa conteneva.
Un raggio di luna illuminava i cuscini che coprivano il grande scompartimento nascosto che era diventato un divano.
Impaziente li spostai tutti fino a vedere il legno dipinto di bianco.
Con un leggero cigolio aprii il coperchio intravedendo nell'oscurità un mucchio di cianfrusaglie.
Scorsi lo sguardo su vecchi giocattoli, travestimenti, oggetti inutilizzati, fino a scorgere nell'angolo una scatola lunga ma stretta: la scatola della mia bacchetta.Con una leggera e silenziosa risatina malefica la estrassi dall'oscurità in cui era rimasta per due interi mesi, e con grande emozione, come se fosse la prima volta, la estrassi dalla piccola confezione.
"Ciao...bellissima." Bisbigliai accarezzandola amorevolmente
Seere, dal letto, mi guardava con quello che sembrava uno sguardo carico di pena.
"Da quanto tempo non facciamo una magia insieme...manca ancora poco." Le bisbigliai avvicinandomi come se potesse realmente sentirmi e quello che le stavo dicendo fosse un segreto
Stavo per riporla nella sua confezione, quando avvertii un improvviso calore alle dita.
"Ma cosa diav..."
Non feci tempo nemmeno a finire la frase che la bacchetta iniziò a produrre fuochi d'artificio colorati che illuminarono tutta la camera e che rimbombarono in tutta la casa.In quei cinque terribili e lunghissimi secondi, l'unica cosa che riuscii a fare fu chiudere gli occhi e maledire mentalmente l'artefice di quel maleficio alla mia adorata bacchetta: Filippo.
Corsi come non mai verso il letto e mi lanciai sotto le coperte sapendo benissimo che la persona con il sonno più leggero del mondo stava arrivando e quella persona era mia madre.
Qualche attimo dopo essermi finta felicemente addormentata, la porta della camera si spalancò con un leggero scricchiolio.
Cominciai a sentire i passi a piedi nudi della mamma che, anche se erano impercettibili, risuonavano nella mia testa come dei tamburi.
Mentre tenevo le palpebre serrate come se nella stanza ci fosse un assassino, immaginavo gli occhi della mamma scrutare nell'oscurità ogni minimo rumore e movimento per cogliermi sul misfatto; ma, dopo quelle che sembrarono ore interminabili, sentii le labbra della mamma poggiarsi sulla mia guancia lasciandomi un piccolo bacio.
Senza fare rumore alcuno si allontanò dal letto borbottando però sottovoce frasi in tedesco.
"Appena ti becco Filippo sei finito." Le sentii direOh sì, Filippo. Appena ti becco io sei proprio finito.- pensai mentre la porta della camera si chiudeva
Per non creare altri danni optai per la soluzione di rimanere a letto per il tempo restante, e nel giro di poco, senza rendermene conto, mi addormentai.
Un leggero rombo di motore iniziò a farsi spazio nella mia mente addormentata svegliandomi piano piano.
"Eleonora!-Una voce mi fece prendere un infarto- Eleonora svegliati!"
E senza pensarci iniziai a prendere a cuscinate quella voce.
Seraaa 😏
Ciao ragazzi! Come state?
Ecco il capitolo 10!
Spero vi sia piaciuto.
Curiose di scoprire cosa accadrà dopo?A presto 💕🦄
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La Stella Nell'oscurità 2 ||Draco Malfoy
FanfictionSecondo capitolo della saga La Stella Nell'oscurità