La prima scelta

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La scelta dell'università, e quindi di ciò che poi Mia avrebbe fatto nella vita, era imminente. Passava giornate intere ad arrovellarsi per capire realmente ciò di cui aveva bisogno per stare bene. Sì, lei aveva bisogno di certezze. Non riusciva a trovare l'aiuto in nessuna amica, conoscente e neppure nella madre.

Doveva risollevarsi da sola, in quel periodo pensava spesso alla leggenda della fenice che risorgeva dalle proprie ceneri. Dopo aver preso in considerazione ogni ipotesi, ed essersi vista in ogni situazione futura ("Mia ingegnere, Mia medico dentista, Mia...") arrivò l'illuminazione.Mia voleva diventare giornalista!

Il suo cuore era di nuovo pieno di entusiasmo, aveva uno scopo e lei avrebbe fatto di tutto pur di raggiungerlo.

Iniziò così ad appuntare tutti i suoi propositi: primo fra tutti era quello di riuscire a prendere un bel voto alla maturità, questo le avrebbe consentito subito di partire avvantaggiata. Trovare una buona università, preferibilmente non troppo lontana, ed infine ma non per questo non meno importante come punto, era la necessità di individuare un giornale che le permettesse di fare un po' di pratica per poter prendere il patentino da pubblicista. Ecco! Finalmente era riuscita a farsi una tabella di marcia precisa, non brancolava più nel buio. Aveva già stampata di fronte a lei la pagina del quotidiano locale con il suo nome nella "gerenza", sognava in grande la ragazza... "Mia Di Porto capo redattrice".


NOTA: il quadro in copertina è "Dillo alla luna" dell'artista apuana S. V. Kelly

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