Contatti

77 19 2
                                    

Teo che sorrideva era un bel vedere: il suo sorriso era magnetico, anche gli occhi esprimevano la serenità che provava. Mia rimase per un attimo incantata, tanto che per ridestarla Rossella le conficcò il gomito nel braccio.

Teo ovviamente non si accorse di nulla, era troppo intento ad inventarsi una scusa qualsiasi per giustificare il suo arrivo pur di togliere ogni dubbio a quelle volpi che lavoravano con lui.

Si unì al loro tavolo, l'unico posto libero era quello vicino a Mia, lo spazio era po' angusto per questo erano "costretti" a stare vicini vicini.

Le loro gambe si sfioravano ad ogni minimo movimento, la sensazione era appagante per entrambi ma non si scambiarono molte parole quella sera: la tensione era già troppo alta così in silenzio. Le loro mani si toccarono solo per un attimo e furono scintille. Teo sembrava sereno ma distante, non sembrava interessato alla presenza di Mia, non le dava nessuna importanza, anche se con la coda dell'occhio la teneva costantemente sotto controllo. Osservava il movimento delle sue braccia, le trovava eleganti e si stupì di immaginare proprio quelle mani sul suo viso: chissà cosa avrebbe provato al tocco di quelle dita ed un brivido gli percorse la schiena.

Perché si sentisse così incuriosito da quella donna non riusciva a capirlo:erano passati diversi anni ormai, si erano visti solo per un giorno... perché se la sentiva dentro? Non era abituato a provare simili emozioni. La sentiva respirare, sentiva il suo corpo espandersi e ritrarsi con ritmicità, quel movimento destava in lui un desiderio ardente, voleva starle vicino.

La sua risata prorompente e chiassosa lo metteva di buon umore, si era quasi dimenticato di aver lavorato tutto il giorno. La sentiva parlare con Rossella, si stava raccontando, cercava di prestare attenzione al dialogo con gli altri ma spesso perdeva battute e discorsi.

«Mi piacerebbe tanto mangiare anche un dolce, ho un certo languore, non capisco come sia possibile... ho divorato la mia stracchino e rucola,un trancio di focaccia con il crudo e ho ancora fame... chi mi fa compagnia?»: la fame di Mia era incredibile, aveva la fortuna di essere molto alta e anche di avere un metabolismo veloce che si poteva paragonare ad una Ferrari Testarossa. Poteva mangiare in continuazione.

Rossella la guardava divertita, non si ricordava di aver mai visto una ragazza così tranquilla nei confronti del cibo, erano tutte più o meno fissate con la dieta e lei non rientrava di certo in questa categoria. La risposta negativa fu corale, erano ormai sazi ma Mia ordinò una porzione abbondante di tiramisù, quando lo vide si lasciò scappare un gridolino di soddisfazione che fece ridere tutti. Anche Teo.



Non è poi così maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora