La fine

144 28 2
                                    

Il primo a parlare fu il professore: cercava di dare spiegazioni. Ma le parole gli venivano meno, aveva davvero paura di perderla.

Mia cercava di ascoltarlo, non aveva ancora perso la calma anche se la rabbia le stava crescendo dentro sempre di più: non capiva, non voleva capire e neppure giustificarlo.

Dopo averlo ascoltato,prese coraggio e cominciò a tirar fuori tutto quello che aveva dentro, senza filtri e senza nessuna remora.

Lui la implorava, cercava di abbracciarla di baciarla ma Mia teneva duro, non si fidava più di lui, anche se avrebbe voluto tanto farlo.

Avrebbe voluto:ricambiare il suo abbraccio, nascondersi nelle sue braccia calde ed affondare il naso nei suoi capelli per poi sentirsi dire che era tutto frutto della sua immaginazione.

Desiderava fare l'amore con lui, lì, nel parco, sentirlo suo. Ma non era più possibile.Doveva scappare in fretta, altrimenti si sarebbero fatti troppo male entrambi ed anche altre persone ignare l'avrebbero pagata.

Mia cominciò a correre sempre più forte: non voleva voltarsi, non lo doveva fare, si sarebbe fermata sicuramente, non aveva più fiato, più lacrime.

Si sentiva persa.


Non è poi così maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora