L'amara scoperta

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La verità venne fuori a distanza di tre mesi dal loro primo incontro. Mia venne a sapere che il professore era un uomo sposato e in attesa del suo primo figlio!La doccia fu davvero gelata.

Dopo le prime voci, via via sempre più insistenti, che le erano arrivate, Mia aveva deciso di investigare anche se in cuor suo sperava nella lealtà del suo filosofo.

In effetti, ripensandoci, non si ricordava di essere mai uscita alla luce del sole con lui,neanche per prendere un gelato; i loro incontri erano sempre decisi da lui, lei non poteva organizzare nulla, ma pensava che facesse tutto parte del personaggio.

Un giorno decise di seguirlo, finite le lezioni lo vide mentre percorreva il solito tragitto verso il "parcheggio", però invece di fermarsi alla sua auto proseguì... la tensione era palpabile: sicuramente sbagliava a non fidarsi di lui, pensava continuamente.

Lui camminava a passo svelto, lei dietro, a debita distanza. Era ignaro di tutto. Mia vide che stava entrando in un bar e rallentò per aspettare di vederlo uscire: fino a quel momento non aveva visto nulla di strano, si era perfino pentita di non essersi fidata.

Con il cuore più leggero decise di entrare a sua volta nel bar e magari con una scusa avrebbe perfino potuto prendere un cappuccino con il suo uomo. Si sentiva meglio, ma mentre si stava affrettando ad aprire la porta del bar si trovò di fronte un'immagine tristissima: il "suo" professore stava uscendo dal locale mano nella mano ad una ragazza non molto più grande di lei, con il sorriso stampato sul volto di entrambi. In più, lei aveva una mano posata sulla propria pancia, enorme: doveva essere di sette mesi, più o meno...


NOTA: il quadro in copertina è dell'artista apuana Patrizia Cristina Pelù

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