Rossella

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Uscì dall'ufficio con le gambe che le tremavano, non riusciva a credere che proprio lui, Teo, era tornato nella sua vita. Ci aveva messo un secolo a dimenticarlo! Tutto il periodo delle scuole superiori... e adesso era il suo capo!

Le era bastato trascorrere una giornata insieme a lui, all'epoca, per innamorarsene: era, sì, una cotta di gioventù, ma adesso come avrebbe fatto a passare con Teo tutto quel tempo senza perdere la testa? Era nei guai, in guai seri.

Più confusa che mai e con la testa piena di pensieri, appena fuori dall'ufficio alzò lo sguardo ed incontrò quello di Rossella che la guardava con comprensione: sembrava che capisse il suo malessere, le sue paure, e forse era proprio così. Anche lei donna in un mondo di uomini. A Mia si riempirono gli occhi di lacrime, calde e inarrestabili: non le piaceva mostrarsi così in pubblico, in mezzo a degli estranei, ma le emozioni di quella giornata erano state troppe e troppo forti. Erano riaffiorate tante sensazioni delle quali aveva paura, dalle quali voleva scappare. Rossella fu comprensiva, la prese tra le braccia, la strinse forte e la consolò come meglio poté: le faceva tenerezza, Mia, una ragazza tanto maestosa nelle forme, ma con uno sguardo indifeso. Si rivedeva in lei alla sua età. «Vedrai,Mia: oggi ti sembra tutto difficile, ma con il tempo prenderai confidenza con noi, con la nuova mansione, e specialmente con Teo che è un agnellino travestito da leone».

Mia tirò su con il naso, sconsolata. «Scusami, non pensare che sia una"piagnona" ma proprio non resistevo più: probabilmente sarà dovuto ad uno sbalzo ormonale, ma oggi mi sento emotivamente a pezzi». Passarono attimi in silenzio, Mia raccolse le sue forze e tirò fuori il suo sorriso speranzoso, si guardò intorno e osservando la scrivania pensò che lì, sull'angolo, mancava una bella foto: quella con lei e i suoi genitori al mare, quel giorno sì che era stata felice.



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