◀Style▶

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A quanto pare non c'è una giorno che può passare senza qualche dramma. La vita sembra una diavolo di telenovela. Quando inizio ad arrendermi e ad accettare la situazione in cui sono,le cose peggiorano di nuovo.
Quando arrivo da Clark mi aspetto di tutto. Temo che possa dirmi altre cose terribili, ho paura di scoprire nuovi segreti che mi faranno male,per quanto già soffro,ogni giorno.

Per fortuna Ethan non è in casa.
La sua macchina non è parcheggiata davanti al garage come al solito. Non l'ho mai visto mettere l'auto dentro. Ogno volta che gli chiedevo a cosa gli serviva allora il garage mi rispondeva sempre solo con una scrollata di spalle. Fatico a passare per questo vialetto senza pensare a lui.

Faccio un respiro profondo e busso alla porta,sotto al portico dove una volta Ethan mi aveva confessato che ogni volta che veniva a trovare Kara si assicurava che io mi addormentassi.

Piccoli ricordi mi colpiscono il cuore come frecce affilate. È per questo che non sono più passata da questa strada dopo quella sera.

Apre la porta Clark e quasi sussulto nel vederlo con i capelli più lunghi e la barba poco curata.

"Ciao Jennifer..."sospira con un sorriso.

Mentirei se dicessi che non mi è mancato.
Mi manca tutto della mia vita di soli due mesi fa.

"Non ti preoccupare...è in palestra a prendere a pugni un sacco"mi dice Clark vedendomi entrare guardandomi intorno.
Non serve che gli chieda nulla,lo capisce da solo.

Rientrare in questa casa è come venir investita da un camion di emozioni.

"Non stare sulla porta...prego siediti"mi dice prendendomi la giacca di jeans.

Devo concentrarmi per non mettermi a piangere in questo momento.

"Dov'è Lucy?"domando non vedendo lo zaino viola sulla solita sedia.

"È andata a coprire una sua collega al negozio..."mi risponde Clark sedendosi accanto a me.

Lucy ha trovato un altro lavoro qui a Penton,nella parrucchiera locale. Di solito il Venerdì non lavora.

"Io ti dovevo parlare da sola...".

"Dovrei essere spaventata?"chiedo alzando le mani, cercando di alleggerire la tensione ma peggiorando solo le cose.

"No! Jennifer,ti prego...sto cercando di aiutarti,io...voglio solo farmi perdonare"si affretta a dire cominciando a piangere.

"Clark! Stavo scherzando..."lo tranquillizzo mettendogli le mani sulle spalle.

Gli sorrido. Nonostante tutto so che non è lui la causa principale della morte di mio padre. Quello che mi è difficile da perdonargli è il fatto che mi abbia mentito per così tanto tempo.

"Cosa hai da dirmi?"gli domando facendo un passo indetro sentendomi leggermente in imbarazzo a stargli così vicino.

Lui si calma e cerca di ricomporsi.

"Sono stato io a dare i nomi alla polizia qualche mese fa"mi confessa facendomi sbarrare gli occhi. Okay,questo non me lo aspettavo.

"Cosa?!".

"Era l'unico modo per far arrivare la notizia alla polizia...una soffiata...solo questo ma ora c'è qualcuno che finalmente la può utilizzare".

"Il detective Norton?"chiedo iniziando a sentire una familiare sensazione di adrenalina salirmi nel petto.

"Già...forse c'è un modo per fermare Wesley...ma..."inizia a dire prima di fermarsi e mordersi il labbro.

"Ma cosa?".

Where's My Love?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora