Say you won't let go.

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POV Ethan.

"Mi ha baciato".

Tre parole che mi hanno fatto perdere il controllo. Un attimo prima stavo ammirando il suo viso. Un attimo dopo non ci vedevo più dalla rabbia.

Ora sono in salotto e non riesco a smettere di fare avanti e indietro nello spazio vuoto. Sento le mie braccia come se fossero trapassate da migliaia di aghi.

"Ethan,ti prego...".

Jennifer è rientrata in casa e mi arriva alle spalle. Quando sento le sue mani posarsi su di me ho quasi l'impulso di ritirarmi ma mi sento uno stronzo anche solo ad averlo pensato.

So che non è colpa sua. L'ho letto nei suoi occhi. Non me lo avrebbe detto subito se fosse stata lei a baciarlo. E inoltre io non dubito del suo amore.
Probabilmente non sono l'uomo adatto e nemmeno il più giusto. Ma lei mi ama e non so quale dio o quale fortuna mi abbia dato il suo amore.

"L'hai chiamato?"le dico solo.

"Non serve a niente chiamarlo qua, non è significato a niente".

"Per te, ma per lui..."inizio ma mi fermo dal dire cose che la possono ferire.

"Ti prego...Ethan non arrabbiarti"mi dice poggiando anche la sua fronte sulla mia schiena.

"Stai scherzando Jennifer? Lui prova a baciare la mia ragazza e io dovrei stare zitto e lasciare correre?"le domando alzando maggiormente la voce.
Mi giro verso di lei e vedo i suoi occhi arrossati e lucidi.
non voglio farla piangere ma quello che mi sta chiedendo è troppo.

"L'hai detto tu, sono la tua di ragazza,se ti fidi di me,ti prego,non fare nulla...".

"Io mi fido di te,con tutto me stesso,Jennifer,ma di lui nemmeno un po' ,soprattutto dopo questo...non mi interessa se crede che essere un poliziotto gli dia questi privilegi"controbatto stringendo ancora di più le dita contro la pelle del mio palmo.

Sento il taglio sul mio naso bruciare mentre respiro velocemente per cercare di contenere la rabbia.

"Non adesso che stiamo per avere qualcosa di concreto! Se gli fai qualcosa potrebbe decidere di non aiutarci più e credimi quando ti dico che è più importante questo che la tua specie di rivendicazione"mi risponde rimanendo ferma nello stesso punto dove si trovava prima. Vedo che sta soffrendo e sta per cedere alla frustrazione.

Non voglio essere colui che la porta sempre al limite della sopportazione. Abbiamo già sofferto troppo.

Sfortunatamente ha ragione.
Nonostante tutto quel damerino sta aiutando tutti noi a mettere fine a questo incubo.
Con Brian pronto a testimoniare e la registrazione,manca solo arrivare a Kara.

"Ethan...parlami ti prego"la sento mormorarmi leggermente.

Non mi ero accorto di essere rimasto ,per più tempo di quanto pensassi, in silenzio con la testa tra le mani.

Mi volto verso di lei e la stringo a me come se non ci fosse un domani.

"Ti prego dimmi che non ti è piaciuto nemmeno un po', dimmi che non è significato nulla"la supplico inspirando voracemente il suo profumo.

"Non potrebbe mai significare qualcosa se lo stesso giorno mi hai baciato tu...non ha quasi avuto il tempo di sentirle le mie labbra,appena mi si è avvicinato  e ho capito che non eri tu l'ho allontanato...non potrebbe mai piacermi..."mi mormora e posso sentire le sua labbra muoversi vicino alla pelle del mio collo.

"Non ti avvicinerai più a lui senza di me,hai capito?"le dico con tono più duro.

"Ethan...".

"Hai capito?".

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