Run

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Proprio quando pensavo che le cose si stessero sistemando. Una volta che avevamo la possibilità di essere un passo in avanti a Wesley, e cercare di portare ordine nelle nostre vite.

Pensavo di aver visto proprio tutto eppure quando io ed Ethan rietriamo nella centrale sento il panico assalirmi e riempirmi i polmoni,affaticandomi il respiro.
La mano di Ethan è ruvida al contatto con la mia, posso sentire il profilo delle ferite sulle sue dita. Nonostante tutto, la sua presenza mi da la forza di continuare a camminare per il corridoio.
Macchie di sangue tingono la moquette e impronte rosse sembrano percorrere tutta la parete. Mi sembra di tornare indietro in uno dei miei incubi. È da tanto che non ne faccio di così vividi tuttavia. Eppure ora,in questo preciso momento, mi ricordo di un incubo che avevo fatto proprio come quello che sto vivendo ora. Sangue,tensione e odore di paura.

"Ethan ,tienila lontana".

La voce del detective Norton è bassa e seria, è quasi strana sentirla con questo tono. Ogni volta che mi parlava era sempre così cordiale che la sua voce si adeguava, oppure suonava frustrata quando lo facevo arrabbiare con le mie domande continue.
Sentirla così mi fa solo venire i brividi. Non voglio sapere cosa sta dietro l'angolo,anche se posso immaginarlo.

"Jenn,stai qui" mi dice Ethan facendomi segno di rimanere ferma dove sono.

"Non sono una bambina"dico con fermezza guardandolo dritto negli occhi.

"È mia sorella?"chiedo sentendo la mia voce rompersi al mezzo della frase. Temo che Ethan mi risponda, vedo che esita nel parlare.

"È il detective Rotherbergh...tua sorella gli ha tagliato la gola" mi risponde Richard con freddezza. Smetto di respirare per qualche minuto e fatico a rimanere in piedi.

"È messo abbastanza male quindi è meglio che tu non guardi, ma se vuoi dimostrare quanto tu sia tosta...fatti avanti"continua a parlarmi lui alzandosi da terra.

Noto la sua maglia. Il sangue a schizzi lo ricopre anche sul viso.

"Vado a prendere una maglietta per cambiarmi"mormora superando me e Ethan con il volto inespressivo.

Non riesco a capire cosa stia succedendo. Ci sono ancora dei getti lievi di sangue che fuoriescono dal collo dell'uomo steso a terra. Un paio di forbici accanto al corpo senza vita. Inizio a sentire il caldo delle lacrime che hanno cominciato a scendermi giù per il viso.

"Jenn..."mi chiama con voce roca Ethan prendendomi il viso tra le sue mani. Senza pensarci due volte butto il mio viso nell'incavo del suo collo e stringo le braccia intorno a lui tenendo stretto il tessuto della sua felpa. Come può essere? Mia sorella è un mostro. Credevo di aver accettato ormai il fatto che non saremmo mai state veramente sorelle, non c'è molto che ci accomuna e lei ha più volte dimostrato di odiarmi, aveva già ucciso prima, sotto l'influenza di Wesley. Oggi ha di nuovo tolto la vita ad un uomo.

"Mi dispiace che tu abbia dovuto vederlo"mi sussurra nell'orecchio Ethan accarezzandomi i capelli sulla nuca.

"Siamo fottuti, andrà sicuramente a dirlo a Wesley e tutti noi saremo in pericolo"parlo tra le lacrime e i respiri affaticati.

"Non permetterò a nessuno di farti del male,Jenn, te lo prometto".

"E chi eviterà che tu ti faccia del male nel frattempo?"gli domando alzando lo sguardo nel suo.

Provo una profonda stretta al petto al solo pensiero che questa tragedia possa significare che potrei realmente perdere Ethan o Clark o chiunque altro.

"Troverò un modo per risolvere tutto...andrò a parlare con Wesley e troverò una soluzione"mormora senza smettere di abbracciarmi.

"Saint! Aiutami a pulire il tutto"esclama il detective Norton dall'altra parte della stanza prima di riapparire a dorso nudo e una maglietta in mano.

Where's My Love?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora