Scars

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POV Ethan

Questi fottuti esami,non vedo l'ora che passino. Non ce la faccio più a stare sui libri, a passare le mattinate in questo posto da schifo.

Anche se sto passando le pene dell'inferno devo comunque andare a scuola. Come se non fosse già abbastanza avere un criminale a minacciarmi e a farmi combattere clandestinamente. La scuola è comunque la peggior tortura che si possa infliggere.

Manca solo un mese e poco più ma gli esami inizieranno tra poche settimane.
Potrei farli anche oggi stesso per quanto ho studiato quest'anno. Non so bene perché ma all'inizio speravo che così facendo Jennifer non ce l'avesse con me. Posso essere più ridicolo? Volevo che mi vedesse per quello che veramente sono, non solo come il burattino di Wesley.

Quando ha iniziato a parlarmi e ha smesso di respingermi mi sono davvero sentito vivo. Amato.
Ormai non credo che mi perdonerebbe in alcun caso. Non solo l'ho portata dentro il mio mondo malato. L'ho ferita nel modo in cui sapevo avrebbe sofferto di più. Ho ritirato tutto. Le parole che finalmente ero riuscito a dirle mettendo me stesso davanti a lei senza coperture, senza filtri. Solo il mio amore per lei.

Questo monologo interiore viene maleducatamente interrotto.
Appena la sveglia di Lucy suona,rimbomba per tutta la casa. Rilascio un lamento rumoroso mentre ruoto gli occhi.

"Ethan,sbrigati!"urla appena fuori dalla mia porta. Prendo un cuscino e lo tiro contro il legno della porta.

"Lasciami dormire"esclamo in risposta. I miei occhi non si vogliono aprire e la mia schiena è così perfettamente appoggiata al materasso che a mala pena riesco a muovermi diversamente.

Non capirò mai perché ci si debba svegliare tre quarti d'ora prima,per prepararsi.
Io ci impiego cinque minuti per indossare una maglietta e dei pantaloni.

La mia colazione consiste in una tazza di caffè,non in un intero buffet come invece sostiene mia sorella.

Tuttavia tutto il rumore che fa in cucina non mi permette di rimettermi a dormire e fare finta di niente.
Mi alzo continuando a sbuffare.
Per quanto sia fastidiosa non riesco a dire quanto io sia felice di rivederla così felice qui con me.

Indosso una delle tante magliette bianche che ho comprato per l'estate e dei jeans. Non voglio sforzarmi di vestirmi in un modo in cui non mi rispecchio solo per degli imbecilli del liceo. Ho quattro anni in più di tutti loro. Non me ne frega molto di nessuno dei loro commenti. Solo l'opinione di una ragazza potrebbe scalfire il mio muro alzato e fortificato ormai da quasi tutta la mia vita.

Esco dalla mia camera e mi ritrovo davanti Lucy con in mano un grosso muffin.

"Hai fame?"mi chiede con un sorriso.
Le rispondo con un morso al dolce prima di superarla e arrivare in cucina.
Lei ride con me e si appoggia allo stipide della porta a finire il morbido muffin che rimpiango di non aver preso tutto intero.
A quanto pare è più felice del solito.

"Che piani hai per oggi?".

"Con chi sei stata ieri?"le chiedo ignorando la sua domanda.
Subito le sue guance si tingono di rosso. Ovviamente mi nasconde qualcosa.

"Con Jennifer,te l'ho detto"mi risponde abbassando lo sguardo.
È una pessima bugiarda.

"Se vuoi che mi comporti come un bravo fratello maggiore almeno dimmi la verità".

"Come faccio a sapere che non ti arrabbierai e mi farai una scenata fino a scuola?"mi domanda finendo il dolce.

"Ti prometto che non mi arrabbierò"le dico alzando la mano destra.

Lei mi guarda con sospetto.

"Sono serio,Lucy...tanto comunque ormai l'hai fatto quindi...".

"Okay...sono andata al lago con
Travis e alcuni suoi amici".

Where's My Love?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora